Processo gestione Casinò e Comune Campione, Ft: 'Trionfino meritocrazia e trasparenza'
La Fiamma tricolore di Como commenta la prosecuzione del secondo processo sulla gestione del Casinò e del Comune di Campione d'Italia dal 2013 al 2018.
Scritto da Redazione
"Una riflessione seria e politica, oltre che giudiziaria, su quanto accaduto in uno dei Comuni più particolari e strategici del nostro Paese." Questo, secondo la Fiamma tricolore di Como, è quanto impone la notizia della prosecuzione dell’udienza preliminare del secondo processo relativo alla gestione del Casinò di Campione d’Italia nei giorni 16 e 17 luglio
Come Movimento Sociale Fiamma Tricolore, afferma il segretario organizzativo comasco Carlo Russo, "non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra preoccupazione per una vicenda che, a nostro avviso, rappresenta un clamoroso esempio di mala gestione pubblica.
Un casinò, per sua stessa natura, dovrebbe generare introiti per l’ente pubblico che lo controlla, e non portare al disastro finanziario dell’intera comunità. Come è stato possibile giungere a un fallimento (poi revocato) per bancarotta di una casa da gioco che aveva un monopolio territoriale e una posizione privilegiata?".
A nostro giudizio, "le scelte adottate negli anni da chi era preposto alla gestione e alla vigilanza dell’ente Casinò e del Comune di Campione d’Italia hanno dimostrato scarsa lungimiranza, mancanza di competenza e un approccio dilettantesco a questioni di altissima delicatezza amministrativa e finanziaria".
Pur nel pieno rispetto delle "autorità giudiziarie e della presunzione d’innocenza per tutti gli indagati, riteniamo doveroso denunciare le responsabilità politiche e amministrative di chi ha consentito sprechi, clientelismi e incapacità gestionali tali da affossare un patrimonio economico e identitario dell’intero territorio lariano.
Siamo vicini ai lavoratori, ai cittadini e a tutti coloro che, negli anni, hanno subito sulla propria pelle le conseguenze di scelte scriteriate.
Auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso con trasparenza, ma al tempo stesso chiediamo che venga avviata una riflessione nazionale sulla necessità di una classe dirigente all’altezza del compito, capace di amministrare con onestà e competenza. Gli errori del passato siano di monito agli attuali amministratori, la professionalità e la trasparenza amministrativa devono essere di contrasto ad ogni situazione clientelare affinché la meritocrazia non venga affossata!", conclude la nota della Fiamma tricolore.