Sanità a Campione, Maderni (Plr): 'Fare chiarezza su copertura costi'
La deputata Cristina Maderni interroga il governo ticinese sulla copertura dei costi per la sanità dei cittadini campionesi.
Scritto da Amr
@ pagina Facebook di Cristina Maderni
La proroga sino al prossimo 30 settembre della sperimentazione per ciò che attiene le prestazioni erogate ai cittadini italiani residenti a Campione d'Italia è oggetto di attenzione (e preoccupazione) anche in Ticino. La deputata Cristina Maderni (Partito liberi radicali), assieme ad Alessandro Speziali sempre del Plr e ai leghisti Eolo Alberti e Andrea Censi, ha infatti presentato un'interrogazione al Consiglio di Stato, vale a dire il governo ticinese, per sapere, tenuto conto delle discussioni ancora in corso tra le parti interessate, "chi dovrebbe assumere i costi residui delle prestazioni sanitarie erogate in Ticino e non coperte direttamente dai cittadini campionesi" e, "nel caso in cui fosse già stato stabilito che i costi residui saranno coperti dal Comune di Campione d’Italia, come si può conciliare tale garanzia con lo stato di dissesto finanziario del Comune medesimo". La deputata del Plr chiede poi di sapere, "nel caso in cui il Comune di Campione d’Italia non fosse in grado di coprire tali spese finanziarie, chi rischia di essere chiamato alla cassa: le cittadine e i cittadini campionesi, il Canton Ticino, la Regione Lombardia, la Confederazione, l’Eoc (Ente ospedaliero cantonale Ndr)" e, "nell’ambito della preannunciata compartecipazione delle parti alla spesa sanitaria, quale ruolo intende avere il Canton Ticino, e meglio con quale posizione e con quali obiettivi i funzionari ticinesi si siederanno al summenzionato tavolo tecnico".
L'interrogazione nasce, evidentemente, dalla notizia che "la Regione Lombardia ha deciso di prorogare fino a settembre il sistema 'sperimentale' che permette ai cittadini residenti a Campione d’Italia di accedere alle strutture sanitarie ticinesi" e che "vi sarebbe la volontà di costituire un tavolo tecnico tra Regione Lombardia, Confederazione Svizzera e Canton Ticino per poter analizzare le possibili soluzioni in merito alla compartecipazione alla spesa sanitaria dei cittadini campionesi".
Ora, considera in premessa Maderni, "da tale informazione risulterebbe, almeno indirettamente, che non vi sarebbe ancora una decisione
consolidata in merito alla ripartizione integrale delle spese sanitarie erogate in Ticino. Se è infatti vero che i cittadini che usufruiscono di tali servizi si devono impegnare a coprire una minima parte di tali costi, è importante sapere quale sia l’ente che si dovrà far carico del saldo residuo".
Queste domande "sorgono tra l’altro in un momento particolare essendo il Comune di Campione d’Italia in stato di conclamato dissesto finanziario, dichiarato dalle competenti autorità italiane.
Stando così le cose, l’interrogante si chiede se, in questo contesto apparentemente non del tutto definito, in cui le parti intendono costituire un tavolo tecnico proprio per valutare possibili compartecipazioni alle spese, il Canton Ticino, direttamente o indirettamente per il tramite dell’Eoc, non corra il rischio di doversi sobbarcare parte dei costi dei servizi sanitari erogati sul suo territorio a favore dei residenti a Campione d’Italia".