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Soglia contanti verso i 5mila euro: ultimi passi in Senato

27 dicembre 2022 - 12:58

Il Senato si appresta ad approvare la norma che alza a 5mila euro la soglia massima per l'uso del denaro contante in Italia.

Scritto da Amr
Foto di Jason Leung su Unsplash

Foto di Jason Leung su Unsplash

Inizia oggi 27 dicembre a Palazzo Madama la sessione di Bilancio, che si conta di chiudere entro il 29 dicembre così da pubblicare in Gazzetta la Manovra prima di capodanno, e scongiurare dunque il rischio di esercizio provvisorio.
Il disegno di legge di Bilancio, che ha avuto il suo via libera dalla Camera nelle prime ore del 24 dicembre, approda dunque blindato in Senato, senza alcun margine di modificha. E dunque, restano immutate le disposizioni sull'uso del denaro contante, di diretto interesse per i casinò, contenute nel comma 284 dell'articolo 1 del testo. 
A riepilogare il significato della norma e anche fare un excursus della varie soglie che sono state adottate nel corso del tempo, sono i tecnici del Servizio Studi del Senato. 

Il comma 384 "innalza il valore soglia oltre il quale si applica il divieto al trasferimento di denaro contante, portandolo, a decorrere dal 1°gennaio 2023, da 1.000 a 5.000 euro", questo introducendo "delle modifiche all’articolo 49 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, in materia di limitazione all’uso del contante.
In particolare, la lettera a) sostituisce un riferimento normativo non più vigente previsto al comma 2 del sopra citato articolo 49. Viene infatti sostituito il riferimento al servizio di rimessa di denaro indicato all'articolo 1, comma 1, lettera b), numero 6), del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11 (definizione prevista nel testo precedente le modifiche apportate dal D.Lgs. 15 dicembre 2017, n. 218.) con la definizione servizio di rimessa indicata al vigente articolo 1, comma 2, lettera h-septies.1), numero 6), del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. La lettera b) stabilisce che il valore soglia oltre il quale si applica il divieto al trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, a decorrere dal 1° gennaio 2023 sia di 5.000 euro".

Sul punto, l'Ufficio Studi ricorda che "l’articolo 49, comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, prevedeva che a decorrere dal 1°luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, il divieto di trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi pari o superiore a 3.000 euro, e la soglia di medesimo importo prevista per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta, sono riferiti alla cifra di 2.000 euro (a decorrere dal 1°luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021). A decorrere dal 1°gennaio 2022 il predetto divieto veniva riferito alla cifra di 1.000 euro.
Successivamente l'articolo 3, comma 6-septies, del decreto legge n.228 del 2021 ha stabilito che il valore soglia ritorna ad essere stabilito nella misura di 2.000 euro fino al 31 dicembre 2022, per ridursi a 1.000 euro a decorrere dal 1° gennaio 2023".

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