Spese sanitarie a Campione, Majorino (Pd) interroga la Regione Lombardia
Il consigliere regionale del Pd Pierfrancesco Majorino interroga la giunta regionale lombarda sulle spese sanitarie a Campione d'Italia.
Scritto da Amr
“A quanto ammonta il totale delle risorse – per gli anni dal 2018 ad oggi - che la Regione dovrebbe garantire per coprire le spese sanitarie e spese farmaceutiche presso la Farmacia di Campione d’Italia, sostenute dai cittadini campionesi e per le quali hanno richiesto rimborso” e quali sono “le eventuali azioni che la Regione intende promuovere per fare chiarezza relativamente all’assunzione dell’onere delle spese sanitarie dei cittadini di Campione d’Italia, considerato che il previsto fondo nazionale ex lege 43/2005 è oggi pari a 575mila euro annui e non copre neanche la spesa per l’acquisto dei farmaci svizzeri erogati dalla farmacia italiana di Campione”?
Questi i quesiti che il consigliere regionale del Pd Pierfrancesco Majorino pone all'assessore competente della Regione Lombardia in un'interrogazione a risposta scritta dove torna a sollevare l'attenzione su uno dei problemi tuttora irrisolti, quello delle spese sanitarie sostenute dai cittadini campionesi, e che riguardano non solo Campione d'Italia, ma la Regione, visto che è la stessa che deve farsene carico anche quando sostenute in Svizzera.
Infatti, come ricorda Majorino nel 2005 a Roma era stato siglato un Accordo italo-svizzero con il quale sono state fissate nuove modalità per assicurare un regime provvisorio di assistenza ai cittadini campionesi e sono state concordate le regole di gestione e di rimborso dei crediti reciproci per le spese connesse, stabilendo, in particolare, che “i cittadini del Comune di Campione d’Italia hanno diritto di usufruire di cure sanitarie nel Canton Ticino, ad anticipare le spese era un istituto assicurativo che poi trasmetteva le fatture al Canton Ticino e che poi venivano saldate da Regione Lombardia in accordo con il Ministero della Salute”.
Successivamente, era il luglio del 2020, una delibera regionale conferiva mandato alla Direzione generale Welfare, in accordo con Ats
dell’Insubria, di “ricondurre nell’ambito della programmazione regionale l’erogazione di maggiori prestazioni e servizi a favore dei cittadini del Comune di Campione d’Italia e di soprassedere alla stipula dell’intesa tra la Ats dell’Insubria ed il comune di Campione d’Italia per la gestione ed il finanziamento delle spese dell’assistenza sanitaria ai residenti del comune di Campione d’Italia”.
Con altre delibere, tra il novembre del 2022 e l'aprile del 2023, “viene istituito per i cittadini residenti nel comune di Campione d’Italia un regime sperimentale a scadenza – prima fissata al 30 aprile 2023 e poi posticipata al 30 settembre 2023 - che consentiva di continuare a ricevere prestazioni sanitarie in strutture del Canton Ticino aderendo ad una contribuzione volontaria, in attesa dell’esito del previsto 'Dialogo italosvizzero e dell’esito della sperimentazione della compartecipazione alla spesa sanitaria'”.
Ma il Tar della Lombardia, con sentenza del 3 maggio 2023, ha dato ragione alla ricorrente (un'avvocatessa di Campione) “per l'annullamento della Dgr n. XI/5502 del 16 novembre 2021 e tutte le delibere conseguenti, motivando la decisione con l’equiparazione dei cittadini di Campione d'Italia agli italiani che risiedono all'estero e che dunque, hanno diritto di proseguire a rivolgersi alle strutture svizzere e specificando che 'se la Regione lo reputa opportuno potrà richiedere allo Stato una modifica di tale normativa o potrà, qualora si ritenga competente, adottare essa stessa norme primarie che modifichino il regime sopra descritto'”.