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Statuto Casinò Campione, i dubbi del Mef sulla società benefit

26 settembre 2022 - 10:15

Il ministero dell'Economia solleva dei dubbi sulle modifiche apportate allo Statuto del Casinò Campione.

Scritto da Anna Maria Rengo

Dubbi e necessità di chiarimenti sulle modifiche che il Comune di Campione d'Italia, in qualità di socio unico, ha apportato allo  Statuto della Società Casinò di Campione Spa, risalenti al novembre scorso, dunque prima della sua riapertura, e poi a marzo 2022.
Con una nota, il ministero dell'Economia e delle Finanze ha infatti chiesto al ministero dell'Interno  di verificare se la trasformazione in società benefit "prevedendo che la gestione aziendale sia volta a conseguire un impatto positivo sulla comunità e sul territorio", "iano in linea col dettato normativo e con le prescrizioni già asserite dell'autorizzazione alla costituzione della Società di gestione della casa da gioco", disposta con Dm del 2014.

I RILIEVI DEL MEF - Il Mef osserva infatti che, pur non ravvisando "elementi di contrasto tra le disciplina in materia di società benefit e il quadro normativo che regolamenta la gestione di organismi societari da parte di amministrazioni pubbliche", ai  sensi della legge 208/2015 "le finalità di beneficio comune tipiche delle società che volessero qualificarsi come benefit devono essere indicate specificatamente nell'oggetto sociale".
Il Mef segnala inoltre che è "opportuno valutare la possibilità di fornire (...) una più circostanziata descrizione dei benefici comuni che la società intende perseguire" e che nello Statuto non si cita "il contributo dovuto alle Province di Como, Varese e Lecco  e il ministero dell'Interno".
Il Mef ritiene inoltre  che l'articolo 13 dello Statuto, relativo all'amministrazione della Società, "andrebbe modificato al fine di prevedere che, in alternativa all'amministratore unico, con delibera motivata con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi, l'assemblea può disporre che la società sia amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri".

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