“L’Amministrazione regionale si è da tempo attivata al fine di individuare un percorso di rilancio dell’attività della Casa da gioco, anche in relazione alle diverse prospettive di gestione una volta concluso il concordato. Il primo studio elaborato da Finaosta Spa, su richiesta della Regione, ha fornito delle indicazioni, riducendo a due le possibilità di futura gestione post concordataria: o in continuità oppure l’attivazione di un percorso volto al reperimento di un gestore terzo. Questa seconda opportunità necessita di approfondimenti che sono stati oggetto di un incarico assegnato a Finaosta per l’effettuazione degli approfondimenti giuridici e amministrativi che dovranno dare i termini di fattibilità di questa scelta e, in caso positivo, gli elementi necessari per poter procedere con l’attivazione di un percorso di gara per il reperimento di un terzo gestore. Questo percorso è iniziato nel mese di dicembre: le tempistiche di consegna sono per settembre 2025 in modo da poter ipotizzare una selezione a partire dall'esercizio 2026”.
Con queste parole il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, ha risposto in Consiglio Valle all'interpellanza presentata dal consigliere di Forza Italia Pierluigi Marquis e avente per oggetto il rilancio del Casino de la Vallée.
In particolare, come spiegato in aula dal consigliere azzurro, capogruppo di Forza Italia, “con dicembre si è conclusa la procedura di concordato del Casinò e, con essa, si apre un nuovo scenario. È stato affidato a Finaosta l'incarico di predisporre uno studio giuridico per valutare la soluzione dell'affidamento della Casa da gioco e del Grand Hôtel Billia, che di recente hanno fatto registrare. Tuttavia, non è possibile immaginare un percorso di rilancio senza una strategia sinergica con il territorio di Saint-Vincent, le cui attività economiche sono oggi in forte sofferenza. La qualità del comprensorio è speculare al rilancio della Casa da gioco, perché queste due realtà vivono sinergicamente. Interpelliamo quindi il Governo per sapere quali azioni intenda mettere in campo”.
In risposta alle sollecitazioni di Marquis, Testolin ha così proseguito: “La Casa da gioco si sta, invece, concentrando su una serie di attività che, nelle more della definizione del percorso di valutazione sulle future scelte di gestione, possano intervenire tramite un piano industriale sulle questioni che, con più urgenza, debbono essere oggetto di intervento, sia nell’organizzazione, sia nella logistica, sia negli interventi e investimenti fisici sulle strutture. Il tutto in discontinuità rispetto agli anni di concordato che non hanno permesso tutta una serie di investimenti e di iniziative di ammodernamento delle strutture nel suo insieme. Per questo piano industriale, la Società indicativamente ci fornirà lo studio entro la fine del mese di febbraio. È fondamentale in primis offrire una prospettiva alla Casa da gioco; senza di essa, vengono meno tutte le opportunità che questa può offrire al territorio di Saint-Vincent. Tali opportunità devono essere inserite in un contesto più ampio, valutando quella che dovrà essere una scelta strategica a lungo termine”.
LA REPLICA DI MARQUIS – Nella sua replica, Marquis ha condiviso “la necessità di dare una prospettiva di solidità alla Casa da gioco. Tuttavia, l'Amministrazione deve saper dialogare con il territorio anche nella sua gestione degli eventi, al fine di non vanificare gli interventi realizzati, come ad esempio il Palais di Saint-Vincent che era nato come supporto al Casinò ma che oggi è dimenticato da quest'ultimo. Occorre veramente programmare in dialogo con il Comune di Saint-Vincent: le manifestazioni devono essere organizzate dove creano sviluppo, anche economico. L'invito che rivolgiamo è quello di valutare se, nel corso del 2025, vi sia la possibilità di intervento per rafforzare il legame tra Comune e Casa da gioco”.