"Lo sviluppo del segmento congressuale al Saint Vincent Resort & Casino è tra i compiti della nuova direzione businese development interna, di cui si occupa una persona assunta di recente e che vanta un'esperienza di settore a livello internazionale".
Con queste parole il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, risponde in Consiglio Valle all'interpellanza del consigliere della Lega Stefano Aggravi, che chiedeva lumi sulla "prossima contrattualizzazione con una società attiva nella promozione e vendita di servizi congressuali", cui aveva fatto riferimento l'allora assessore alle Partecipate Luciano Caveri nel rispondere, era l'ottobre dello scorso anno, a un suo quesito sullo sviluppo del turismo congrassuale al Casinò valdostano. Nella nuova interpellanza Aggravi chiedeva anche se "è vero che è il management sarà integrato con un direttore artistico, con quali finalità e mansioni", riferendosi a diverse notizie apparse sui social, come pure "quale sarà la nuova organizzazione regionale in materia di governance per la casa da gioco" e se dunque "la presidenza della Regione diventa il regista o il guardiano di essa, oppure si prevede di mantenere un dipartimento con questa delega".
Quanto al direttore artistico, Testolin è categorico: "Non corrisponde al vero che il management sarà integrato con la figura del direttore artistico", mentre in riferimento all'organizzazione regionale, il presidente focalizza la sua attenzione sulle valutazioni in merito alla possibilità di una nuova gestione della Casa da gioco: "La ridefinizione dell'articolazione della macrostruttura regionale non è correlata alla governance del Casinò. Sotto questo profilo, daremo continuità a quanto era stato definito dal consiglio regionale nel 2022 in sede di approvazione del Defr 2023-2025, definendo tra gli obiettivi uno studio finalizzato a individuare una possibile nuova governance del Casinò nell'ottica della sua efficienza, dopo la chiusura del concordato prevista a fine 2024 e tenendo conto dei vincoli pubblicistici del disciplinare. Si sta lavorando per allestire le operazioni necessarie a trovare un soggetto che farà le valutazioni necessarie, così da indicare una possibile alternativa alla gestione attuale che possa essere conveniente, opportuna e che possa apportare benefici".
LA REPLICA DI AGGRAVI - Nella sua replica, Aggravi sottolinea il suo "stupore: si dice che lo sviluppo congressuale è un ambito gestito dalla direzione business development: dunque della risposta data da Caveri a ottobre, sulla società di prossima contrattualizzazione che ne è?".
Così pure, "visto che mi si conferma che non è vero che si intende inserire un direttore artistico, perché una persona dice pubblicamente di esserlo, e magari è anche responsabile di eventi della Casa da gioco? Invito il management aziendale a verificare e a chiedere a questa persona a non inventarsi titoli che non ha. Un conto è presentarsi come consulente, un altro come direttore artistico. Se non si ricopre una carica non si deve dire che la si ricopre, altrimenti si potrebbero generare spiacevoli incomprensioni".
C'è da dire, in proposito, che rispetto a qualche tempo fa, il "direttore artistico" ha cambiato la sua denominazione su Facebook e ora si definisce "consulente artistico".
Infine, non da ultimo, il consigliere leghista puntualizza: "Quanto all'organizzazione, non volevo entrare nella questione del Defr sul modello di governance della società e concordo che è giusto comprendere il futuro da dare alla Casa da gioco dopo quello che è successo prima, così da essere corazzati sulle iniziative da intraprendere. Io volevo capire meglio il nuovo modello organizzativo dei rapporti della Regione con la Casa da gioco".