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Tetto a contante a 5mila euro, la contrarietà di Pd e M5S

28 dicembre 2022 - 11:05

Il disegno di legge di Bilancio approda in Aula in Senato, nelle commissioni pioggia di critiche delle opposizioni alla norma sul contante.

Scritto da Amr
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La norma sull'innalzamento a 5mila euro della soglia massima per l'uso del denaro contante infiamma il dibattito nelle commissioni in Senato, dove questa mattina 28 dicembre arriva in Aula il testo, blindato, del disegno di legge di Bilancio per il 2023.
Come ampiamente detto, il testo non si tocca e il governo porrà la fiducia, una scelta che si rende anche necessaria visto che la Manovra deve essere pubblicata in Gazzetta entro il 31 dicembre per entrare in vigore il giorno successivo, pena l'esercizio provvisorio. 
Nonostante questo, le opposizioni fanno sentire le loro voci e, anche se divisi su altri fronti, Pd e M5S sono concordi nel bocciare la nuova soglia a 5mila euro, una misura che avrà impatti anche sull'attività dei casinò.

Emblematici, in tal senso, i due distinti rapporti di Partito democratico e Movimento 5 Stelle presentati in commissione Finanze ed entrambi respinti.
In quello a firma dei senatori dem Cottarelli, Boccia e Losacco, si sottolinea che "il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo non solo non risponde alla crisi economica e sociale ma anzi rischia di aggravarla" e che è "segnato da scelte ideologiche ed elettoralistiche fortemente penalizzanti per le fasce più deboli della cittadinanza, e al contrario di largo favore per gli evasori fiscali con l’aggiunta di misure come l’aumento del tetto per l’uso del contante e i condoni per le imposte non pagate". Non solo, "importanti soggetti istituzionali nazionali ed europei hanno sottolineato che le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l’introduzione di istituti che riducono l’onere tributario per i contribuenti non in
regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale; limiti all’uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalita`ed evasione; l’uso dei pagamenti elettronici, come evidenziato in numerosi studi e pubblicazioni, permettendo il tracciamento delle transazioni, riduce l’evasione fiscale".

Anche i senatori pentastellati Croatti, Barbara Floridia e Turco esprimono valutazioni negative: "come evidenziato anche dalla Corte dei Conti nel corso delle audizioni sul provvedimento, una riduzione dell’uso del denaro contante, il cui trasferimento non è tracciabile, potenzia l’azione di controllo e, ancora prima, rende le attività criminose più difficili da compiere. Di converso la diffusione dei pagamenti elettronici, oltre a garantire la libertà di scelta dei consumatori, costituisce un presupposto fondamentale per semplificare gli adempimenti fiscali e amministrativi, nonchè concorre all’emersione delle basi imponibili segnatamente in quei settori rivolti al consumatore finale ove piu` diffusi sono i fenomeni evasivi. Di contro, al fine di garantire una maggiore tracciabilità delle transazioni oltre che contrastare piu` efficacemente le condotte illecite e l’economia sommersa, era necessario a assumere iniziative finalizzate ad incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici (come la reintroduzione del programma Cashback)".

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