Una petizione da 53.900 firme è stata presentata alla Commissione elettorale thailandese, chiedendo al governo di indire un referendum nazionale sulla legalizzazione dei casinò.
Il governo thailandese ha difeso il suo piano di ospitare diversi casinò resort nel Paese, promettendo normative rigorose e trasparenza.
Ciò nonostante, il Bangkok Post cita Kornkanok Makboon, descritto come coordinatore della petizione, secondo cui ci sono voluti 120 giorni, da gennaio a maggio, per raccogliere firme sufficienti a superare la soglia di 50.000 firme stabilita dalla Legge Nazionale sul Referendum in Thailandia.
La Commissione elettorale ha 30 giorni di tempo per verificare le firme. In caso affermativo, la petizione verrà inoltrata all'Ufficio del Segretariato del Consiglio dei Ministri per l'esame da parte del governo.
Thanakorn Khomkrit, segretario generale di un ente chiamato Stop Gambling Foundation, dichiara: "Un referendum fornirebbe al governo un chiaro mandato da parte del popolo, riducendo la resistenza pubblica e dando agli investitori fiducia nel quadro giuridico a sostegno dello sviluppo dei casinò".
Wasinee Sonsaeb, rappresentante di un'organizzazione chiamata Youth Network Against Gambling, ha fatto riferimento a un'insinuazione – spesso ripresa dai media – secondo cui il governo non avrebbe svolto sufficienti ricerche e consultazioni pubbliche prima di presentare una proposta di legge sulla legalizzazione dei resort con casinò.
Riferendosi alla decisione di Singapore di ospitare resort con casinò, afferma: "Singapore ha trascorso un decennio conducendo ricerche approfondite e consultazioni pubbliche prima di prendere la sua decisione".
Questo mese, ricorda GgrAsia, Abhisit Vejjajiva, ex primo ministro thailandese, ha rinnovato il suo attacco alla spinta del governo attuale alla legalizzazione dei casinò.
A suo dire, un'industria dei casinò legalizzata potrebbe aumentare il prodotto interno lordo (Pil) nazionale dello 0,8 percento annuo e triplicare la spesa turistica nel paese.
Quella conferenza ha confermato che ogni resort con casinò thailandese – noto lì come "complesso di intrattenimento" – richiederebbe almeno 100 miliardi di Thb (3,07 miliardi di dollari) di investimenti.
A marzo, il quotidiano The Nation ha riportato la richiesta di un gruppo di accademici thailandesi di indire un referendum nazionale sulla politica in materia di casinò.
Insomma, l'ultima pagina, peraltro sulla “semplice” legalizzazione dei casinò, è ancora tutta da scrivere.