Fare fronte unito e unico sul tema della massima trasparenza amministrativa al Casinò Campione d'Italia. Un invito lanciato dalla Fiamma tricolore comasca, da tempo attentissima alle vicende campionesi, e che è stato indirizzato anche a chi, in consiglio comunale a Campione, siede sui banchi dell'oposizione. Un invito, tuttavia, che è stato oggetto di qualche distinguo di chi è capogruppo di quella stessa opposizione consiliare, ossia Simone Verda (Campione 2.0).
Il dibattito sul possibile ruolo della minoranza consiliare, avviato ieri 24 agosto, si arricchisce oggi di ulteriori spunti di riflessione, con la Fiamma tricolore che, sempre per voce del segretario organizzativo Carlo Russo, interviene di nuovo ritenendo che "chi siede in consiglio comunale come minoranza ha un compito importante come chi amministra. La minoranza in consiglio comunale vigila sull'operato della maggioranza nell'interesse della collettività". Dunque, secondo il partito, "la passività e il silenzio fanno perdere per strada i propri elettori, quegli stessi elettori che confidano invece nelle azioni della minoranza per essere rappresentati, e soprattutto ascoltati, altrimenti tutto viene vanificato. Saggio sarebbe invece proporsi e essere propositivi, portare avanti e essere portavoce del dissenso. Questo deve essere da monito perché i veri giudici di un consigliere comunale, di opposizione o di minoranza, sono i suoi cittadini che hanno visto in chi li rappresenta il loro paladino".
La Fiamma tricolore assicura dunque: "Non confondiamo il lavoro d'inchiesta della magistratura o il lavoro in generale del giudice, ma noi riteniamo come Fiamma tricolore che una ferrea volontà di opposizione porta a risultati impensabili. Certo. bisogna credere e combattere per quello in cui si crede, altrimenti, anziché essere passivi, meglio sarebbero le dimissioni".
Da parte sua, Simone Verda sottolinea: "Non ho nessuna intenzione di entrare in polemica con il segretario organizzativo della Fiamma tricolore Carlo Russo e di creare un botta e risposta con lui che ritengo non interessi proprio a nessuno" e prende le distanze da "una minoranza che grida, strilla, insulta o sostituisce l'aula consigliare da luogo istituzionale in un'arena di gladiatori, come nel passato".
Piuttosto, "il gruppo consigliare di minoranza Campione 2.0 preferisce svolgere il suo ruolo in maniera diversa opponendosi in consiglio comunale e nelle sedi istituzionali opportune e basando sempre gli interventi politici su basi di rispetto formale, legale e istituzionale.
Mai e poi mai faremo opposizione politica utilizzando il nostro ruolo per interessi personali o di altri che nulla hanno a che vedere con situazioni private e creditizie personali di dipendenti o ex dipendenti del Casinò di Campione. Il nostro ruolo politico - assicura - lo svolgiamo secondo coscienza e secondo la responsabilità politica e giudiziale che il compito impone. Non svolgo il compito per meri fini elettorali e le azioni politiche non sono rivolte certamente a diventare il paladino di un paese. Le somme, se mai ci ricandideremo, verranno tirate fra due anni circa, ovvero alla fine del mandato. Non certamente oggi.
Per fortuna la democrazia permette a tutti di dire la propria opinione, il proprio giudizio ma la democrazia permette anche di dissentire. Non ho mai pensato in questo periodo di mandato consiliare di dimettermi ma se dovessi capire che il nostro operato fosse politicamente sbagliato in danno delle linee programmatiche e dei valori che ci hanno spinto a candidarci, stia pur certo Russo che lo farei seduta stante, per rispetto di me stesso, del gruppo che mi ha appoggiato e delle persone che credono in noi".