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Venezia, il Pd a Zuin: 'Al Casinò si promuove il gioco dei giovanissimi'

07 ottobre 2016 - 10:04

Diversi consiglieri comunali del Pd interrogano l'assessore Zuin sulla promozione verso giovanissimi del gioco d'azzardo che si farebbe al Casinò di Venezia.

Scritto da Amr

I consiglieri comunali veneziani del Pd Andrea Ferrazzi, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Rocco Fiano e
Giovanni Pelizzato hanno presentato un'interrogazione al sindaco Luigi Brugnaro e all'assessore Michele Zuin nella quale sostengono che al Casino di Venezia si effettui una promozione verso giovanissimi del gioco d'azzardo.

In premessa, i consiglieri ricordano che “ogni giovedì sera, nel periodo compreso tra il 9 giugno e il 22 settembre, si è tenuto presso Cà Vendramin Calergi- sede veneziana del Casinò, l'evento denominato 'Giovedì sotto le stelle'. In orario dalle 19.30 alle 24.00, lo stesso prevedeva “l'ingresso gratuito al giardino di Ca' Vendramin Calergi con Dj Set e prima consumazione”. Si rileva inoltre che “ogni giovedì avrebbero partecipato centinaia di giovanissimi, anche appena diciottenni, i quali sarebbero stati coinvolti anche da operazioni di p.r. e, ai quali, sarebbe stato consegnato un gettone ticket da 10 euro da spendere ai tavoli da gioco e alle slot”.
I consiglieri ritengono che “i giovani e giovanissimi risultano essere categorie a rischio per quanto riguarda il gioco d'azzardo patologico” e che sia “dovere morale della collettività preservarli da tali pericolose patologie”. Il Giovedì sotto le stelle (che peraltro veniva organizzato anche durante la precedente amministrazione, a guida del sindaco Giorgio Orsoni) risulterebbe, a loro dire, essere “un evento che va nella direzione opposta a quella sopra auspicata e che, al contrario, promuoverebbe il fenomeno della dipendenza patologica”.

Si interroga quindi il sindaco e l'assessore alle Partecipate affinchè sia reso noto nel caso in cui fosse verificato quanto sopra scritto “chi ha permesso questa iniziativa” e “chi ha deciso questa iniziativa e se questa Amministrazione non ritenga, cosa per noi doverosa, di bloccare qualsiasi simile iniziativa futura”.

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