Verso l'abolizione dell'accisa sul betting negli Usa, il plauso dell'Aga
L'Associazione americana dei casinò soddisfatta per la proposta di legge bipartisan che punta ad abrogare l'accisa sulle scommesse sportive degli operatori legali.
Scritto da Mc
foto tratta dalla pagina Facebook di Catherine Cortez Masto
Il taglio delle tasse e delle accise fa sempre piacere ai contribuenti e negli Stati Uniti non si fa di certo eccezione. Ecco dunque che arriva il plauso dell'American gaming association, alla proposta di legge bipartisan introdotta dalla senatrice democratica Catherine Cortez Masto e dalla collega repubblicana Cindy Hyde-Smith e che punta ad abrogare la legge federale sull'accisa sulle scommesse sportive degli operatori legali.
Il presidente Aga, Bill Miller, afferma infatti: “L’accisa federale sulle scommesse sportive è stata emanata più di 70 anni fa come strumento per perseguire gli operatori di scommesse sportive illegali. Oggi, con le scommesse sportive legali in 38 stati e a Washington, Dc, questa tassa antiquata pone gli operatori legali in una posizione di svantaggio competitivo e premia i bookmaker offshore illegali che non pagano tasse federali o statali, non offrono strumenti di gioco responsabile e non dispongono di sistemi per impedire ai clienti minorenni di utilizzare le loro piattaforme”.
L'Aga è dunque grata alle senatrici Cortez Masto e Hyde-Smith per “il loro impegno nel fornire un mercato delle scommesse sportive sicuro e responsabile e nel continuare ad aiutare a far migrare gli scommettitori fuori dal mercato illegale, che è privo di protezione dei consumatori e un rifugio per cattivi attori e evasori fiscali. L’Aga continuerà a collaborare con i politici per emanare leggi volte ad affrontare questa tassa dannosa”.
IL QUADRO NORMATIVO ATTUALE - L’Internal Revenue Code attualmente impone un’accisa federale dello 0,25 percento sull’importo di qualsiasi scommessa sportiva legale, nonché un’imposta pro capite annuale aggiuntiva di 50 dollari per ogni dipendente impegnato a ricevere scommesse per conto di qualsiasi operatore di scommesse sportive legale. Questa tassa viene applicata all'importo scommesso e non alle entrate, a differenza di qualsiasi altra accisa. Nel frattempo, l’imposta pro capite di 50 dollari su ciascun dipendente delle scommesse sportive scoraggia ulteriormente la creazione di posti di lavoro.
Istituita nel 1951, l'accisa non è mai stata intesa come fonte di entrate, ma piuttosto come strumento per perseguire le operazioni illegali di bookmaker che non pagavano l'imposta.
Anche prima di pagare le accise federali, le scommesse sportive, sottolinea l'Aga, sono attività a basso margine con costi operativi elevati, inclusi costi di licenza, tasse statali e altre spese di conformità.