Comune Campione, Ooss e Rsu: 'Serve tavolo interministeriale'
I sindacati e la Rsu del Comune di Campione chiedono l'attivazione di un tavolo interministeriale sulla crisi dell'intera comunità.
Scritto da Anna Maria Rengo
“Le soluzioni alla non più drammatica, ma disperata situazione di Campione d'Italia, vanno trovate dalle politica e dalle istituzioni e non vanno demandate allle aule del tribunale in quanto si ritene sconveniente intervenire su questo tema. Con senso di responsabilità, riteniamo imprescindibile aprire un tavolo interministeriale sull'emergenza”. Queste, sintetizza il sindacalista della Uil Fpl Vincenzo Falanga, le opinioni e le richieste che i sindacati Cgil, Cisl Uil e la rappresentanza sindacale unitaria del Comune di Campione d'Italia hanno avanzato nell'incontro di oggi 24 maggio con il prefetto di Como Ignazio Coccia e il commissario prefettizio Giorgio Zanzi.
“Si devono trovare gli strumenti normativi e tecnici perchè le risorse che arriveranno per Campione servano anche a pagare i dipendenti comunali (che non percepiscono stipendio da marzo 2018 Ndr) e non solo a rimborsare il mutuo della banca. Per quanto riguarda la tenuta dei servizi, si deve riportare il tema in sede del Viminale, oggi più di ieri, visto che con l'avvio dello spazio doganale, a Campione non bastano 15 dipendenti comunali (che sarebbero previsti nel rapporto ordinario di legge tra essi e i residenti) per garantire i servizi alla comunità. Abbiamo chiesto al prefetto di darci una mano, in quanto la comunità è in uno stato di sofferenza disperata: attende risposte da sedici mesi, i lavoratori del casinò non sanno se la struttura riaprirà o no, non si hanno risposte dalle istituzioni.... insomma non si vede la luce alla fine del tunnel”.
Da parte loro, il prefetto Coccia e il commissario Zanzi hanno assicurato che quanto detto in questi mesi sull'emergenza Campione è stato riportato ai ministeri di riferimento e che guardano con fiducia alla relazione che il commissario straordinario per il Casinò, Maurizio Bruschi, presenterà entro il 15 giugno: potrà essere un bivio sulle eventuali scelte politiche da prendere per riaprire la Casa da gioco.