Assunzioni per poker al Casinò Campione, Snalc: 'Ccal non rispettato'
Lo Snalc scrive al presidente e al direttore del Casinò Campione d'Italia per sottolineare il mancato rispetto del contratto sulle assunzioni in vista per il poker.
Scritto da Amr
Il debutto del poker è prossimo al Casinò Campione d'Italia ma, se le attese dei player sono elevate, non mancano neanche le polemiche sindacali. In particolare, per le attività propedeutiche alla ripartenza del gioco stesso, a iniziare dall'avviso di selezione pubblica di fine dicembre finalizzato appunto all’assunzione a tempo determinato di 13 unità di personale da inquadrarsi alla categoria C quali poker dealer e per proseguire con quello dell'8 gennaio per l’assunzione a tempo determinato di 2 unità di personale da inquadrarsi alla categoria A quali ispettori sala poker.
In una lettera al presidente Mario Venditti e al direttore generale Stefano Silvestri, il sindacato Snalc, “nell’interesse dei dipendenti tutti”, esprime “la propria preoccupazione” e ritiene che i due avvisi di selezione pubblica disattendano “la previsione di cui all’art. 13 comma 8 del contratto collettivo aziendale di lavoro”, che prevede che “in caso di assunzione di personale a tempo pieno il datore di lavoro è tenuto a darne tempestiva informazione al personale già dipendente occupato con rapporto a tempo parziale, al fine di permettere agli stessi di manifestare la volontà di esercitare un diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l'espletamento delle stesse mansioni o di mansioni di pari livello e categoria legale rispetto a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale. Analoga disciplina dovrà essere adottata anche in caso di assunzione di personale a tempo parziale con orario superiore rispetto al personale a tempo parziale già occupato”.
Quindi, sottolinea il sindacato, la società “ha evidentemente omesso la suddetta comunicazione al personale già in forza che ben avrebbe potuto dichiararsi interessato”.
Non solo: “nell'ambito del concordato, è noto che vi sia ancora del personale già in forza alla precedente gestione da poter ricollocare in servizio”. E, ancora, “attraverso le scelte aziendali vengono lese le aspettative dei lavoratori con rapporto a tempo parziale che da tempo attendono di poter lavorare un maggior numero di ore al fine di raggiungere livelli retributivi che consentano un effettivo sostentamento”.
Lo Snalc sottolinea poi che “sembrerebbe che l’azienda abbia intenzione di costituire un reparto poker a sé stante ed estraneo ai due già configurati, peraltro nemmeno previsto dal vigente Ccal. Tale circostanza, laddove confermata, andrebbe quindi a collidere con l’intento comunicato dal Casinò in merito al numero dei reparti e alla prassi introdotta di adibire lo stesso personale sia ai giochi di carte che ai giochi delle roulette considerando le mansioni equivalenti”.
Questi i motivi che preoccupano lo Snalc Cisal, che chiede all’azienda “un incontro congiunto finalizzato all’analisi dell’intera vicenda”.