“Prendiamo atto dell’imminente scadenza del mandato dell’attuale consiglio di amministrazione, e ne auspichiamo il naturale termine previsto. Ci auguriamo che la nuova governance del Casinò riesca a superare le forti criticità, a nostro giudizio evidenziatesi nell’attuale gestione, come a più riprese da noi sostenuto.” Lo afferma Alessandro Romeo, responsabile della comunicazione e delegato alla Commissione preposta per le ferie arretrate dell'Ugl terziario del Casinò di Sanremo, all'indomani del rinnovo delle cariche della Rsa del sindacato di categoria e in vista dell'inocntro fissato nella sede di Confindustria per domani, 15 gennaio.
“Privati di adeguato riscontro da parte dell’Azienda, i dipendenti hanno sollecitato la segreteria ad attivarsi direttamente presso gli organi di vigilanza e controllo e all'amministrazione comunale”, si legge nella nota sindacale che dà conto di quanto emerso nell'assemblea degli iscritti.
Romeo evidenzia infatti, in merito al sistema di relazioni sindacali: “Non abbiamo avuto contezza e comunicazioni in merito all’adozione del piano d’impresa, vedendo limitando il diritto di preventiva informazione del sindacato”, come pure “non risultano regolarmente espletati gli adempimenti informativi previsti dagli articoli 47 e 58 del contratto di lavoro; non è stata garantita parità di trattamento alla nostra organizzazione sindacale”.
Inoltre “una ulteriore criticità”, secondo l'Ugl terziario, “potrebbe rilevarsi nella politica di contenimento dei costi: i risarcimenti per le ferie arretrate (nonostante il ricorso ad autorevoli consulenze); i contenziosi in atto e quelli a venire (anche scaturiti dalle intentate conciliazioni)”.
Romeo evidenzia criticamente anche “l’aumento consolidato del costo del lavoro (assunzioni a tempo pieno e progressioni di carriera non previste dal piano d’Impresa. Tali previsioni di evoluzione degli assetti occupazionali non sono state comunicate al sindacato). Tutti questi rilevanti costi potrebbero ridurre in modo sostanziale i futuri risultati d’esercizio generati dalla nuova gestione. E come diretta conseguenza il rischio di minori entrate per le casse comunali, a causa della probabile riduzione dei dividendi per l’ente pubblico socio”.
Secondo l'Ugl terziario, inoltre, “anche l’utile d’esercizio meriterebbe altrettanta considerazione ai fini di una completa valutazione dei risultati economici della società” ma “al sindacato, non avendo disponibilità delle informazioni preventive contenute nel piano d’impresa, risulterà impossibile un riscontro certo sul raggiungimento degli obiettivi”.
Il sindacato guarda dunque con fiducia al futuro Cda, certo che “pianificherà attentamente una soluzione gestionale ed economico finanziaria di queste criticità, predisponendo un nuovo piano d’impresa da presentare al Comune e ai sindacati, e infine da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale” e assicura “la massima disponibilità al fine di collaborare alla risoluzione delle criticità nel comune interesse alla continuità aziendale.”