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Casinò St. Vincent, Ooss dichiarano lo stato di agitazione

28 febbraio 2024 - 16:16

I sindacati attivi al Casinò di Saint Vincent dichiarano lo stato di agitazione: focus sulla trattativa sul Ccal.

Scritto da Amr
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Non riprende nel modo migliore la trattativa sindacale per giungere a un contratto collettivo di lavoro unico, a partire dal prossimo anno, per i dipendenti dell'unità produttiva gioco del Casinò di Saint Vincent e per la quale era stato fissato un incontro con l'azienda nella giornata di oggi, mercoledì 28 febbraio.

Le sigle sindacali Slc Cgil, Savt Spettacolo, Uilcom, Snalc e Ugl Terziario Vda /Ulas hanno infatti comunicato "formalmente" all'amministratore unico Rodolfo Buat "l'apertura dello stato di agitazione del personale della Casa da gioco in merito al percorso della stesura del nuovo contratto collettivo aziendale, momento cruciale per il futuro dei lavoratori, in quanto ad oggi non riscontrano che vi siano i presupposti per un confronto proficuo e produttivo".

Come è evidente dalla lista delle sigle, manca la firma della Fisascat Cisl, che non ha aderito: "Prima di dichiarare lo stato di agitazione - dichiara Henry Dondeynaz, segretario regionale del sindacato di categoria - riteniamo opportuno sederci al tavolo con l'azienda, fare le richieste e ascoltare le risposte. Solo a questo punto, se non siamo soddisfatti di quanto ci riferisce l'azienda, dichiariamo lo stato di agitazione, ma questo è uno stadi di agitazione preventivo in quanto stamattina c'è stata solo una prima riunione ufficiale con l'azienda e non c'è stata finora nessuna richiesta a essa".

La Fisascat Cisl ha inoltre firmato il verbale di accordo sull'accordo ponte che sarà valido per il 2024 per i dipendenti dell'unità produttiva giochi. La Fisascat Cisl, infatti, ha ritenuto l'accordo raggiunto valido, sebbene restituisca solamente in parte ai lavoratori quanto, in termini di risorse e ferie, era stato sacrificato con l'accordo del febbraio 2019 e ha preso le distanze dal referendum, sul quale era inizialmente d'accordo, soprattutto dopo che durante la riunione mattutina sono emersi alcuni distinguo da parte di altre sigle circa la volontà di firmare anche dopo una consultazione referendaria che avesse esito positivo. A tale proposito, al termine dell'assemblea pomeridiana con i lavoratori, le altre sigle sindacali hanno deciso di sottoporre l'ipotesi di accordo a consultazione referendaria. Il referendum si terrà in quattro giornate a metà marzo, dal 15 al 18.

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