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Roulette francese al Casinò Sanremo, tra dati e mancanza personale

12 aprile 2022 - 14:10

Tavolo tecnico al Casinò di Sanremo tra azienda e sindacati sull'andamento dei giochi: focus sulla sperimentazione per la roulette francese.

Dopo la fine della sperimentazione, la roulette francese al Casinò di Sanremo resta aperta dal venerdì alla domenica, anche alla luce del fatto che mancherebbe il personale necessario per farla funzionare nei giorni infrasettimanali. Questo quanto emerso nel tavolo tecnico che, come annunciato in consiglio comunale qualche giorno fa dal presidente Adriano Battistotti, si è tenuto oggi 12 aprile tra azienda e sindacati e che è servito a fare il punto sull'andamento dei giochi, a cominciare, appunto, dalla roulette francese.

L'azienda ha presentato i dati degli ultimi tre anni, fortemente condizionati dalla pandemia e non solo, come ovvio, dalla sperimentazione che si è tenuta da novembre 2021 a fine marzo, evidenziando pure la perdurante mancanza di personale, altro tema già spiegato da Battistotti nel suo intervento al consiglio monotematico dei giorni scorsi sulla Casa da gioco. Altri dati presentati dall'azienda mostrano come i ricavi per addetto sono superiori ai giochi francesi rispetto a quelli americani, e che negli ultimi mesi il ricorso al personale interinale è diminuito del 70 percento.

Un incontro che i sindacati commentano in maniera differente. Per Marilena Semeria, segretario aziendale della Fisascat Cisl, "la sperimentazione è fallita. L'azienda ha presentato dei dati che non migliorano la realtà e inoltre, non avendo il Cda partecipato, non si è potuto neanche concordare o valutare azioni che modifichino lo status quo delle cose. Quello che noi proponiamo è che la proprietà spinga il Cda a indire un concorso a evidenza pubblica per l'assunzione di stagionali e che nel frattempo si usi il personale interinale per aprire i tavoli francesi dal lunedì al giovedì, anche al fine di evitare al Comune di Sanremo lo squilibrio di bilancio".

Da parte sua, l'Slc Cgil si riserva di effettuare delle valutazioni al suo interno sotto il punto di vista degli introiti e guarda con favore al lavoro congiunto tra azienda e sindacati. Tuttavia, Davide Lattanzi, sindacalista dell'Slc Cgil, sottolinea: "Penso che il consiglio di amministrazione e l'azienda debbano essere più attenti e lungimiranti per il futuro perché il taglio dei costi, fondamentale per il pareggio di bilancio o anche per produrre utili, è anche proporzionato al taglio del fatturato, specie in caso di mancato turnover".

Da parte sua, la Uilcom Uil ha sollevato la questione della necessità di arrivare a un miglioramento della distribuzione dell'orario di lavoro settimanale (35 ore) degli impiegati di gioco, il che potrebbe anche consentire una maggiore apertura delle sale, come pure quella di procedere a nuove assunzioni.

Enzo Cioffi, della Uilcom, afferma: "A nostro giudizio, questa partita non andava affrontata attraverso i dati, che non ci sono interessati sin dall'inizio. Quello che l'azienda ha fatto ha provocato delle ricadute: sui clienti, cui è stato creato un malcontento; sui dipendenti, cui è stato sottratto il gioco più gratificante per i croupier; e soprattutto sugli orari. Una riflessione su questi punti va fatta e vanno trovati i rimedi, specie per quanto riguarda gli orari".

Sulle assunzioni, inoltre, "anche la Uilcom le ritiene necessarie in tutti i reparti. È altrettanto utile continuare il processo dell'esodo immettendo personale nuovo.
Cioè c'è l'esigenza di ricreare un numero adeguato del personale, colmando parzialmente le fuoriuscite degli anni scorsi, e c'è l'esigenza continua di effettuare il turnover attraverso gli esodi incentivati che contestualmente immettano unità ogni volta che qualcuno fuoriesce".
Tutto questo attraverso processi responsabili di tenuta dei conti.

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