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Calcioscommesse, Tavecchio (Figc): 'Piaga italiana, ma noi non c'entriamo'

21 maggio 2015 - 15:13

Abbiamo monitorato sempre le scommesse e la Lega Pro ha segnalato a chi di dovere. Anche il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, interviene sullo scandalo calcioscommmesse che ieri ha registrato 50 arresti e 70 indagati fra dirigenti, calciatori e bookmakers nell'ambito dell'operazione di polizia 'Dirty soccer'. 

Scritto da Redazione GiocoNews
Calcioscommesse, Tavecchio (Figc): 'Piaga italiana, ma noi non c'entriamo'

 

 

"Trenta società hanno fatto delle porcherie. Ma vi ricordo una monotonia ridicola del Paese: nell'80 le alfette entravano negli stadi, nel '90 altre scommesse, nel 2006 Calciopoli. Siamo un popolo monotono anche nel delinquere. Tra 10 anni - ammonisce - ci saranno altri casi uguali se non cambiamo il sistema, se non creiamo formazione, obiettivi e indirizzi, che si fanno con progetti e la Lega Dilettanti di cui rivendico questa filosofia da sempre ha fatto questa politica", prosegue Tavecchio.

 

"Il Coni ci dirà quali sono le procedure più semplici che deve applicare la giustizia per intervenire subito e bloccare queste situazioni. Non siamo un organo di polizia ma siamo un organo di organizzazione di spettacolo e sport. Siamo servi di tutti ma schiavi di nessuno. Il calcio genera 6 miliardi di euro nel sistema, milioni di persone, voi pensate che i nostri 10 milioni sono scevri dei problemi di un Paese di 60 milioni? La delinquenza che sta nei 60 milioni forzatamente sta anche nei 10, non può non starci, è un fatto aritmetico", conclude il presidente Figc.

 

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