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I lavoratori del gioco legale in piazza, la cronaca della giornata

16 novembre 2018 - 09:09

Il 16 novembre, i lavoratori del gioco legale manifestano nelle piazze italiane per chiedere norme più eque e tutela dell'occupazione. La diretta di Gioconews.it.

Scritto da Fm
I lavoratori del gioco legale in piazza, la cronaca della giornata

 

Dopo le manifestazioni dei mesi scorsi contro le leggi regionali sul gioco in Piemonte e in Puglia, è tempo della mobilitazione nazionale indetta dalle federazioni nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs contro la stretta normativa introdotta dagli Enti locali e dal Governo per oggi, 16 novembre.

 

Tanti i presidi attivati sotto le sedi delle prefetture dei vari territori, dall'Emilia Romagna, a Bologna, al Lazio, con Roma, fino alla Puglia, a Bari, Foggia, Lecce Taranto e Brindisi.

Gioconews.it racconta la giornata con una diretta minuto per minuto.

 

Ore 13.15 - BolognaBruno Brenta ha partecipato al presidio bolognese come  membro del Sindacato totoricevitori sportivi. “Non mi aspettavo tante persone. Attraverso il prefetto si è arrivati ad avere un incontro in Regione Emilia Romagna nel pomeriggio di lunedì 19 novembre.
Come membro di Sts sono contento perché dopo tanto tempo in cui sono stati solo i tabaccai e i gestori delle sale da gioco ad adoperarsi per contrastare le leggi regionali anche i sindacati si sono accorti che creano disoccupazione senza curare il problema del Gap.
Tali norme ufficialmente sono stata fatte per quello ma dalle prime risultanze si evidenzia che non servono a tale scopo”.
 
Ore 12.45 - Bologna - Danilo Festa, in rappresentanza dell'associazione As.Tro, racconta il presidio di Bologna. “Siamo venuti qua per appoggiare i lavoratori e difendere le sale. Contro una legge che non i tutela malati di Gap e li segrega in periferia danneggiandoli ancora di più.
In tante città del'Emilia Romagna poi la legge vigente sul gioco cozza con le norme urbanistiche che vietano il rilascio di autorizzazioni per le attività di gioco nelle periferie: questo le condanna a non potersi spostare e quindi a chiudere.
Al momento, per discutere tutte queste problematiche è stato fissato un incontro in Regione per lunedì 19 novembre”.
 
Ore 12.25 - Foggia - Fabio Biondo, delegato dell'associazione As.Tro per la Puglia, racconta i contenuti dell'incontro avuto poco fa con i rappresentanti della Prefettura di Foggia. "Siamo stati ricevuti dal capo di Gabinetto insieme a Cesare Fochi per Sapar e ad Angelo Sgobbo, segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia". Proprio quest'ultimo svela i dettagli: "La manifestazione che abbiamo deciso di organizzare oggi come segreterie territoriali voleva dare man forte alla mobilitazione di Bari del 30 ottobre e sostenere la vertenza nazionale che si è aperta per tutelare il gioco legale. Abbiamo portato al capo di Gabinetto della Prefettura tutte le nostre richieste, che vanno dall'apertura di un tavolo di concertazione al ministero, uno per garantire l'occupazione delle migliaia di lavoratori di questo settore che a fronte di una legge regionale che per il momento è stata solo prorogata rischiano di perdere il posto, e per produrre normative che possano di pari passo difendere i lavoratori e i giocatori patologici. Vogliamo cercare soluzioni comuni, concertate, che siano univoche in tutto il territorio nazionale". 
Biondo quindi aggiunge: 'Come rappresentanti degli operatori del settore abbiamo sottolineato l'importanza del gioco legale come presidio sul territorio e tutte le problematiche legate ad un'eventuale trasferimento delle imprese. In Prefettura si sono fatti carico di inviare tutto quello che ci siamo detti a Roma per aprire il tavolo di concertazione, restiamo in attesa di vedere cosa accadrà anche nelle altre regioni". 
 
 
Ore 12 - Lecce - A riferire sul presidio organizzato sotto la sede della Prefettura di Lecce è Emanuele Sozzo (Cgil Lecce). “Siamo stati ricevuti dai dirigenti della Prefettura di Lecce, a cui abbiamo presentato un documento che quindi verrà inviato al ministero per lo Sviluppo economico, come fatto in tutti presidi presenti oggi nelle piazze italiane.
Abbiamo chiesto al Governo di convocare un tavolo per una rivisitazione della normativa nazionale che tuteli la salute delle persone ma anche i posti di lavoro del settore.
Per noi, in Puglia, è fondamentale la tempistica di approvazione perché nel giugno 2019 se non ci sarà tali norme avremo di nuovo problemi per la legge regionale, prorogata di sei mesi.
Abbiamo chiesto un tavolo di confronto nazionale a settembre, ma finora non abbiamo avuto riscontri.
Quella di oggi è la prima mobilitazione, se necessario ne seguiranno altre con la speranza di sbloccare la situazione”.
 
 
Ore 11.15 - Bologna - Una delle piazze più attese per questa giornata è senza dubbio quella di Bologna, come racconta Mirco Ceotto, segretario nazionale Fisascat Cisl. “È una manifestazione molto partecipata, organizzata unitariamente, un presidio non un corteo, c'è tanta gente, lavoratori dei bingo e delle aziende, per chiedere una soluzione che risolva sicuramente il problema Gap ma che non chiuda le imprese del gioco legale. Così, infatti, la domanda di gioco si sposta inevitabilmente sull'illegalità”.
Altro nodo “caldo” sono ovviamente i distanziometri regionali: “inefficaci contro il Gap e deleteri per le imprese e per i lavoratori del settore, che stanno subendo molti licenziamenti.
Il decreto Dignità si occupa del gioco chiedendo alle imprese di di pagare di più e di finanziare lo Stato, e dall'altra parte adotta il divieto di pubblicità e fa il ragionamento di spostare più avanti la discussione sul riordino del settore, ma senza affrontare i problemi.
Abbiamo chiesto un incontro a Luigi Di Maio come ministro dello Sviluppo economico proprio per questo motivo, per poter dire la nostra, e offrire il contributo dei 150 mila lavoratori diretti del gioco e degli altri 150mila dell'indotto. Al momento non abbiamo avuto risposte, e in attesa che ci convochi abbiamo lanciato questa mobilitazione, con presidi in tutta Italia dall'Emilia Romagna alla Puglia”.
 
 
Ore 10 - Dal Piemonte, unica “regione calda” a non aver organizzato manifestazioni per oggi, arriva il sostegno della politica con il consigliere regionale Andrea Tronzano (Forza Italia), firmatario dell'emendamento al decreto Omnibus – in discussione al Consiglio in queste settimane – che chiede la proroga della normativa vigente sul gioco. “Aderisco idealmente alla manifestazione di oggi! Sono dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori del gioco legale. 
Lavoro per combattere la ludopatia, aiutare le famiglie che si trovano questo enorme problema in casa e per difendere il diritto alla salute, ma sono certo che il comparto del gioco legale sia un presidio contro l'illegalità e la malavita e sia un settore economico che non deve essere distrutto o demonizzato. Dobbiamo trovare la giusta via di mezzo che in Italia sembra non esserci mai: o tutto o niente. 
Sì alle imprese e ai lavoratori del gioco legale. Sì alla prevenzione della ludopatia. No alla mafia e alla illegalità”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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