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Latina, Celenza (As.tro): 'Confronto aperto sul regolamento sui giochi'

02 ottobre 2020 - 14:49

Incontro fra l'avvocato Celenza del direttivo As.tro e i rappresentanti del Comune di Latina, sul tavolo la revisione del regolamento sui giochi.

Scritto da Redazione
Latina, Celenza (As.tro): 'Confronto aperto sul regolamento sui giochi'

“Oggi abbiamo partecipato a un primo incontro con la commissione consiliare congiunta Welfare e Attività produttive del Comune laziale. L’obiettivo della Commissione, al momento, è quello di acquisire informazioni e dati e avviare un dialogo tra le parti interessate”.

Lo dichiara l'avvocato Maria Felicita Celenza del direttivo As.tro dopo la riunione di questa mattina, 2 ottobre, con i rappresentanti politici del Comune di Latina per discutere la revisione del regolamento locale sul gioco.

Un dialogo con la filiera del gioco non sempre messo in pratica dagli enti locali: “Oggi è stato un primo incontro conoscitivo di un tavolo di lavoro che sarà periodico. La prossima volta andremo ad affrontare i reali numeri legati al gioco sul territorio”.

 

“Quello che dispiace è che ci siano ancora visioni anacronistiche come quella che eliminando l’offerta di gioco si possa eliminare la dipendenza”, prosegue Celenza. “Siamo tutti compatti nel non voler lasciare isolate queste persone. Nel prossimo incontro dovremo presentare alla Commissione dei numeri concreti come, ad esempio, quante persone sono state prese in cura al Sert (Servizio per le tossicodipendenze) per ludopatia all’interno del Comune di Latina. Sono dati fondamentali per capire concretamente di cosa stiamo parlando”.
 
Questa sinergia tra le parti è sicuramente un elemento di novità da sottolineare: “Essere finalmente soggetti attivi all’interno di un tavolo di lavoro con la politica è quanto di meglio tutti noi potessimo chiedere per spiegare cosa sia il gioco all’interno di un sistema sano. La finalità di tutti è quella di realizzare un nuovo regolamento equilibrato: se da un lato non bisogna ledere i soggetti a rischio ludopatia, dall’altro non si devono esporre gli operatori ad altre criticità”, conclude l'avvocato.
 

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