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Coronavirus, Codacons al Governo: 'Vietare il gioco nelle tabaccherie'

16 marzo 2020 - 10:01

Il Codacons, dopo i 'casi' di Bergamo e Pontedera, chiede al Governo di vietare il gioco nelle tabaccherie di tutta Italia per evitare la diffusione del Coronavirus.

Scritto da Redazione
Coronavirus, Codacons al Governo: 'Vietare il gioco nelle tabaccherie'


"Il Governo vieti la vendita di biglietti 'gratta & vinci' in tutta Italia, come misura di contenimento dei contagi e per evitare pericolosi affollamenti davanti ai tabaccai".

A chiederlo è il Codacons, dopo la decisione dei Comuni di Bergamo e Pontedera (Pi) di sospendere tutti i tipi di gioco con vincite in denaro nelle tabaccherie, e soprattutto dopo la direttiva della Agenzia delle dogane e dei monopoli del 12 marzo 2020 indirizzata a tutti i concessionari del gioco pubblico, alle rivendite dei generi di monopoli (tabacchi) nella quale si richiede il blocco delle slot machines e agli esercenti la disattivazione di monitor e televisori al fine di impedire la permanenza degli avventori all’interno dei locali.

Direttiva a cui sarebbe già dovuto seguire il blocco di ogni forma di gioco.

“Chiediamo al Governo di inserire nel prossimo decreto una misura che vieti la vendita di gratta & vinci presso le tabaccherie e in qualsiasi altro esercizio rimasto aperto", spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. "In tutta Italia numerosi anziani e soggetti con forme di dipendenza da gioco continuano a recarsi presso i tabaccai proprio per acquistare tagliandi dei 'gratta & vinci', creando file davanti agli esercizi ed alimentando la possibilità di contagi. Per tale motivo è necessario vietare con apposito decreto la vendita di biglietti, così da limitare i rischi sanitari per la collettività”.
 
 
LE RICHIESTE DELLA POLITICA - Mentre molti Comuni seguono l'esempio di Bergamo - da Pisa a Palermo, passando per Reggio Calabria, Bisceglie e Gualdo Tadino - anche la politica lancia diversi appelli al Governo per vietare il gioco nelle tabaccherie. "Anche questa volta i bergamaschi si sono presi la responsabilità di questa scelta e hanno risolto subito il problema, sperando che anche gli altri comuni facciano la stessa scelta. Siamo duramente colpiti da questa emergenza, ma stiamo anche dimostrando una dignità immensa e sono sicuro che ne usciremo, perché se c’è qualcuno che può rialzarsi da questa crisi, siamo proprio noi”, commenta il consigliere regionale della Lombardia, Dario Violi (M5S).
Alessandra Nardini, consigliera regionale della Toscana per il Pd, invece afferma: "Condivido pienamente la preoccupazione espressa da alcuni sindaci, tra cui Giorgio Gori di Bergamo, Matteo Franconi di Pontedera e da altri sindaci dell’Unione Valdera, sul gioco d’azzardo a cui è ancora possibile accedere, oltre che online, anche fisicamente recandosi nelle tabaccherie, nonostante l’emergenza sanitaria e le misure anti contagio previste nell’ultimo Dpcm. Il rischio che il maggior tempo a disposizione delle persone possa incentivare i giocatori è concreto. Dobbiamo scongiurare la possibilità pericolosa che, in un momento anche economicamente difficile come quello che stiamo attraversando, le persone possano disperdere le proprie risorse in questa attività. Per questo, chiedo al Governo nazionale di sospendere almeno fino al 25 marzo, data a cui si estende la durata delle ultime misure contro il Covid-19 della Presidenza del Consiglio dei ministri, tutte le modalità di gioco d’azzardo a cui è possibile accedere recandosi nelle tabaccherie". A prendere posizione su questo tema è anche Stefano Vaccari, responsabile organizzazione Pd nazionale: “Il Governo sospenda il gioco d’azzardo. Serve mettere in sicurezza le categorie più fragili e già coinvolte. Si intervenga subito sui concessionari per fermare le piattaforme online e per vietare gratta e vinci ed altri giochi nelle tabaccherie fino al 3 aprile”.
 

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