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Gioco, tutto pronto a Roma per il sit-in 'Non lasciate il Lazio alle mafie'

29 aprile 2021 - 09:57

Comincia alle 15, sotto la sede della Giunta del Lazio, la manifestazione dei lavoratori che chiedono di eliminare la retroattività della legge regionale vigente sul gioco.

Scritto da Redazione
Gioco, tutto pronto a Roma per il sit-in 'Non lasciate il Lazio alle mafie'

C'è grande attesa a Roma per la manifestazione dei lavoratori del gioco del Lazio al via nel pomeriggio di oggi, 29 aprile, a partire dalle ore 15

L'appuntamento è in Piazza Oderico da Pordenone, giusto di fronte alla sede della giunta regionale, chiamata a intervenire per modificare la normativa vigente che dalla fine di agosto vedrà applicare il distanziometro anche alle attività già autorizzate, come rischia di accadere anche in Piemonte e nelle Marche fra maggio e dicembre 2021.

Una scure che minaccia di abbattersi su centinaia di imprese del territorio, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

All'insegna del motto “Non lasciate il Lazio alle mafie”, il sit-in si terrà secondo le misure previste dai protocolli di contenimento del Covid, in modo "pacifico ma determinato", assicurano gli organizzatori, i 'Lavoratori del gioco pubblico' e le ‘Donne in gioco’. Con l'intenzione di sollecitare la politica regionale a dare "un segnale di buonsenso" a cominciare dal presidente della Regione, al quale è dedicato anche lo striscione di apertura della manifestazione, con la scritta: "Zingaretti se ci mandi a casa le mafie ringraziano".

Nel frattempo, qualche timido segnale di "apertura", è arrivato dal consiglio regionale con l'impegno di Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanità, a presentare al Consiglio del Lazio un emendamento per eliminare la retroattività della legge sul gioco introdotta nel 2020. 
 
Una scelta necessaria per impedire il collasso del settore della regione, ma anche il dilagare dell'illegalità, che ha già "approfittato" del lockdown di oltre 10 mesi del gioco lecito, fra 2020 e 2021, come rimarcano gli organizzatori dell'evento.
“Vogliamo che la Giunta Zingaretti e che ogni consigliere regionale si assuma la propria responsabilità di fronte a questi numeri: 90 i clan della malavita che stanno occupando le città e i quartieri della Regione Lazio con il gioco illegale in locali e bische clandestine da quando siamo chiusi; 2 miliardi di euro il fatturato illegale nelle mani della criminalità organizzata che andranno a finanziare ulteriori attività illegali, come l’usura e la compravendita di immobili; 5.000 lavoratori già in grave sofferenza a causa del Covid e che verranno espulsi dal mercato per la legge regionale che introduce il distanziamento dai 'luoghi sensibili’.
Sono numeri di una apocalisse che si sta abbattendo sul Lazio e l’istituzione regionale di fronte a questo scenario non può restare indifferente".

 

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