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Dl Sostegni: dopo le audizioni il Senato chiede tempo

09 aprile 2021 - 08:33

Il Senato chiede tempo e fa slittare a lunedì 12 il termine per la presentazione degli emendamenti al Dl sostegni.

Scritto da Daniele Duso
Dl Sostegni: dopo le audizioni il Senato chiede tempo

"La migliore forma di sostegno all'economia sono le riaperture", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi facendo il punto su come il Governo sta gestendo l'emergenza sanitaria. Parole che da giorni vengono ripetute come un mantra anche dai vari rappresentanti delle categorie produttive, in primis dal comparto del gioco legale, che come sottolineato più volte è uno dei più colpiti. 

Non essendo tuttavia ancora possibile fissare una data, al momento le speranze sono in quel Decreto sostegni che in questi sta proseguendo l'iter per trasformarsi in legge. Nella giornata di ieri, 8 aprile, di fronte alle commissioni Bilancio e Tesoro del Senato, si sono presentati i rappresentanti di alcune associazioni di categoria del settore gioco. Gli incontri con Sapar, Acadi e Egp erano infatti nel fitto calendario di audizioni stilato dalle commissioni con molti rappresentanti del settore produttivo italiano.

Incontri che hanno portato a galla, in particolare per quanto riguarda il gioco, la gravità di una situazione che sta minando la vita di aziende e il futuro di decine di migliaia di persone. Domenico Distante, di Sapar, con un discorso ricco di pathos, ha sottolineato più volte di rappresentare aziende che stanno "dalla parte dello Stato", esprimendo richieste di proroghe delle consessioni e sospensioni dei prelievi fiscali, evidenziando ancora una volta l'inconcepibile comportamento delle banche, che sulla base di fantomatici codici etici interni, in molti casi negano non solo l'accesso al credito, ma anche la possibilità di avere un conto corrente, alle aziende del gioco.

Anche Geronimo Cardia, di Acadi, ha spiegato le criticità del settore che non solo mettono in difficoltà chi chi lavora, ma anche lo stato, "con centinaia di agenzie scommesse senza concessione, oltre 100 bische chiuse, più di 2mila apparecchi illegali sequestrati, più di 300 siti online illegali inibiti", e un generale dilagare dell'offerta di gioco illegale a fronte di una chiusura delle attività che non ha certo spento le ricerche di vuole divertirsi.

Ha parlato invece di vera e propria discriminazione, Emmanuele Cangianelli, presidente dell'associazione Esercenti giochi pubblici, dato che il Decreto Sostegni penalizza gli operatori con più punti vendita e un fatturato superiore a 10 milioni di euro. La misura del Governo "è ingiustamente discriminatoria verso imprese che per molti mesi hanno subito perdite di ricavi del 100 percento, a fronte di imprese che hanno subito perdite sì significative, ma di gran lunga inferiori".

Tutti gli incontri, densi di concetti e istanze, hanno portato numerosi elementi all'esame delle commissioni del Senato, che ora avranno il tempo per valutare le informazioni raccolte. L'iter del Decreto sostegni proseguirà nei prossimi giorni, mentre slitta il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno, posticipato alle ore 12 di lunedì 12 aprile, "anche per consentire - con si legge in una nota del Senato - il lavoro selettivo di istruttoria politica delle proposte di modifica da parte dei gruppi".

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