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Ginestra (Agisco): 'Più ore, accesso a credito e autofinanziamento'

30 aprile 2020 - 11:05

Il presidente di Agisco, Francesco Ginestra, evidenzia le necessità attuali degli operatori di gioco e di scommesse nell'attuale emergenza Covid-19.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ginestra (Agisco): 'Più ore, accesso a credito e autofinanziamento'

Tre esigenze principali, sono quelle che esprime Francesco Ginestra, presidente di Agisco, nel suo intervento al Digital panel di Gioconews.it "La ripartenza del gioco pubblico" in uno scenario che è tuttora caratterizzato da grande incertezza sui tempi del riavvio delle attività delle sale.

"Noi siamo un'attività come le altre", ribadisce con forza Ginestra. "Al momento della riapertura, sicuramente dovremo essere più lenti nell'accettazione dei clienti e per questo dico che sarebbe necessario allungare gli orari delle sale. Se a Roma o a Milano è consentita l'apertura per otto ore, se poi dovrò mettere in fila il pubblico prima di farlo entrare ci sarà bisogno di un maggiore numero di attività per ricavare di più, tenendo inoltre presente che la gente avrà meno disponibilità economica del passato, e già prima non era altissima".

Un alro tasto dolente è il rapporto con le banche: "Non abbiamo facile facoltà di accedere al crdito. Il 90 percento delle banche non accetta di fare operazioni con il mondo del gioco. Viene considerato buono per pagare le tasse ma poi viene assimilato ad attività come i compro-oro".

Il presidente dell'Associazione giochi e scommesse focalizza l'attenzione anche sulla necessità di disporre di autofinanziarsi "attraverso la sospensione del Preu e dell'imposta unica: noi abbiamo bisogno di liquidità".

Tutte queste "sono necessità urgenti, abbiamo già scritto e chiesto un incontro all'amministrazione ma non ci ha risposto, e non vedo attenzione da parte del Governo a riaprire i punti gioco e scommesse. Bisogna alzare il tono della voce e dire: 'Ascoltateci, siamo un comparto che ha tante famiglie e che non sa più compe gestirle'".

Ginestra coglie l'occasione del Digital panel e della partecipazione a esso dei rappresentanti delle più importanti associazioni rappresentative il settore per lanciare una proposta: "Prepariamo una lettera congiunta, aperta, per chiedere alle istituzioni un tavolo urgente per avere chiarimenti sulle nostre aspettative".

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