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Cardia: 'Distanziometro problema condiviso, serve riordino'

24 aprile 2021 - 00:12

Il presidente di Acadi, Geronimo Cardia, sottolinea come la preoccupazione per il distanziometro in diverse Regioni acuisca l'esigenza di un riordino nazionale dell'offerta.

Scritto da Redazione
Cardia: 'Distanziometro problema condiviso, serve riordino'

Quello del distanziomentro è tema "di interesse nazionale sia per il fatto che in queste ore le preoccupazioni stanno interessando per motivi sostanzialmente equivalenti anche altre Regioni, come la Regione Piemonte, sia per il fatto che alla base delle problematiche esposte v’è certamente anche l’esigenza del tanto annunciato 'riordino' che tuttavia da ormai troppi anni continua a non vedere la luce".

Lo sottolinea il presidente di Acadi (Associazione concessionari di giochi pubblici), Geronimo Cardia, in riferimento ai temi che saranno trattati nel webinar in programma lunedì 26 aprile dal titolo "Analisi dell’impatto sociale del settore del gioco pubblico nella regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R 5/2013”.

"Questa volta, in particolare, l’attenzione sarà dedicata al caso del distanziometro della Regione Lazio che entrerà in vigore per le realtà preesistenti nell’ormai vicinissimo agosto 2021 e verranno illustrati gli studi sulle conseguenze sulle realtà occupazionali e imprenditoriali, sul piano dell’ordine pubblico, sul piano erariale e su quello sanitario", aggiunge Cardia, evidenziando che "nell’incontro tra istituzioni e comunità scientifica si cercherà di portare all’attenzione dei presenti l’effetto determinato dalla chiusura del gioco pubblico imposta non solo dalle misure per il contenimento del virus ma soprattutto quale conseguenza di distanziometri regionali laddove essi siano caratterizzati da parametri urbanistici così ampi da non consentire l’individuazione di spazi liberi da vincoli o divieti neanche per le realtà preesistenti alle norme".

 

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