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Pubblicità gioco, Commissione Ue: 'Sì al progetto di decreto della Spagna'

22 luglio 2020 - 08:03

A 10 giorni dalla sua presentazione, con procedura d'urgenza, arriva il via libera della Commissione Ue al progetto di decreto della Spagna sulla regolamentazione della pubblicità al gioco.

Scritto da Redazione
Pubblicità gioco, Commissione Ue: 'Sì al progetto di decreto della Spagna'

Né la Commissione europea né alcuno dei Paesi membri hanno avanzato obiezioni al progetto di regolamentazione della pubblicità del gioco in Spagna proposto dal ministro per i consumatori Alberto Garzón, che prevede un divieto quasi completo, sulle orme dell'Italia.

Il 20 luglio è infatti scaduto lo stand still alla Commissione Ue, non trimestrale come al solito ma caratterizzato da una procedura d'urgenza di poco più di 10 giorni, chiesta dal Governo iberico in virtù dell'emergenza Covid-19, dopo le preoccupazioni espresse dai gruppi parlamentari sui rischi di sovraesposizione alla pubblicità delle scommesse e dei giochi d'azzardo attraverso i mass media e Internet.

 

Il ministro Garzón apparirà mercoledì nella Commissione mista per lo studio dei problemi di dipendenza, in cui offrirà maggiori informazioni e scadenze per l'approvazione del regio decreto sulle comunicazioni commerciali sulle attività di gioco d'azzardo.
 
Il nuovo testo, fortemente criticato da alcune associazioni del settore del gioco, stabilisce che gli atleti non potranno sponsorizzare attività legate al gioco in stadi, impianti o strutture sportive di alcun tipo e neppure su magliette o attrezzature sportive.
 
Inoltre, le scommesse sulle piattaforme radio, Tv e video potranno essere trasmesse solo tra l'1 e le 5 del mattino, mentre le promozioni di reclutamento dei clienti (i bonus di benvenuto) sono vietate, indipendentemente dalle condizioni della promozione. 
 
La pubblicità da parte degli operatori del gioco d'azzardo non potrà rivolgersi - direttamente o indirettamente - ai minori, né potrà essere utilizzata per persuadere o incitare al gioco questa fascia della popolazione. Allo stesso modo, la pubblicità dovrà includere l'avvertimento che i minori non possono partecipare alle attività di gioco, con espressioni come "no minori", "+18" o simili.
 

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