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Regno Unito, Bgc: 'Gioco, al fianco del Parlamento per stesura nuova legge'

21 settembre 2020 - 10:45

Il Betting & gaming council annuncia l'intenzione di supportare la riforma della legislazione sul gioco del Regno Unito a cui lavorerà la Camera dei Lord.

Scritto da Redazione
Regno Unito, Bgc: 'Gioco, al fianco del Parlamento per stesura nuova legge'

L'ente commerciale per l'industria del gioco con vincita in denaro del Regno Unito, il Betting & gaming council (Bgc), supporterà la "Peers for gambling review reform", che vedrà circa 150 membri della Camera dei Lord del Parlamento anglosassone modellare il percorso dei governi su qualsiasi futura legislazione del settore.

Michael Dugher, Ceo di Bgc, afferma in proposito: "In qualità di nuovo organismo di standard per il settore regolamentato, il Bgc si impegna a guidare grandi cambiamenti nel settore regolamentato delle scommesse e dei giochi. È importante ricordare che la stragrande maggioranza dei quasi 30 milioni di adulti del Regno Unito che ogni anno si divertono occasionalmente, alla lotteria, al bingo, allo sport, ai casinò o ai giochi, lo fa in modo perfettamente sicuro. Ma anche un solo giocatore problematico è di troppo ed è per questo che, come il gruppo dei nuovi pari, sosteniamo anche la riforma. Questo è anche il motivo per cui all'inizio di quest'anno abbiamo accolto con favore la relazione della commissione della Camera dei Lord sull'impatto sociale ed economico dell'industria del gioco con vincita in denaro".

Da quando è stato istituito lo scorso anno, "il Bgc ha introdotto una serie di misure per garantire che stiamo lavorando per raggiungere gli standard più elevati. Questi includono periodi di riflessione sugli apparecchi da gioco, l'introduzione dei limiti di deposito, chiusura dei programmi Vip ai minori di 25 anni e aumento massiccio dei finanziamenti per la ricerca, l'istruzione e il trattamento", rimarca Dugher.
All'inizio del blocco per il Covid, i membri del Bgc hanno rimosso volontariamente tutta la pubblicità televisiva e radiofonica e hanno concordato che almeno il 20 percento di tali annunci saranno messaggi di gioco più sicuri in futuro.
I nostri membri hanno anche introdotto il ban “whistle to whistle” (dal fischio iniziale a quello finale delle partite, Ndr) per vietare gli annunci di scommesse televisive durante i programmi sportivi in ​​diretta, che ha ridotto del 97 percento il numero dei giovani che li hanno visti in quei frangenti. E dal 1° ottobre entreranno in vigore nuove e rigide misure per impedire ulteriormente ai minori di 18 anni di vedere tali annunci.
Vogliamo andare oltre, tuttavia, ed è per questo che non vediamo l'ora di lavorare con il Governo sulla prossima revisione del gioco".
 
 

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