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Comitato padovano cavalli chiede al Mipaaft intervento in Sicilia

08 agosto 2019 - 13:45

Con una nuova lettera pubblica inviata al ministro Centinaio (Mipaaft), il Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa chiede riapertura ippodromi in Sicilia.

Scritto da Redazione
 Comitato padovano cavalli chiede al Mipaaft intervento in Sicilia

Con una nuova missiva – l'ennesima – inviata al Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, il Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa chiede un intervento relativo alla Sicilia esprimendo “tutte le preoccupazioni per quanto riguarda la chiusura degli Ippodromi nell'isolaa, lasciando un'intera ed appassionata Regione senza la possibilità di vivere questo meraviglioso sport, che è l'Ippica”. 

“Come Comitato – scrive il presidente Sergio Celin - abbiamo particolarmente a cuore i Cavalli e il loro benessere, che di conseguenza significa volere anche il bene di tutti i lavoratori Ippici onesti - che fortunatamente sono la stragrande maggioranza, anche nella tanto criticata e bistrattata, ma meravigliosa Sicilia - che si alzano alle 5 del mattino, per 365 giorni all'anno per portare assistenza ai Cavalli.

Secondo il Comitato “lasciare dei Cavalli-atleti senza la possibilità di poter correre per mesi, oltre che essere pericoloso per il loro fisico può diventare un incentivo da parte di alcuni proprietari che in molto casi,non possono mantenerli nei box senza la possibilità di poter correre, a venderli al maggior offerente e finire così più facilmente nella rete della malavita organizzata, sfruttati nelle corse clandestine su strada, tenendo anche conto che risultano aumentate le segnalazioni alle Forze dell'Ordine di questi fenomeni, da quando è stato chiuso l'Ippodromo la Favorita”. 

E' quindi evidente che i Cavalli sono più tutelati all'interno di un Ippodromo regolare: “auspichiamo per questo – scrive ancora il Comitato - che possa riaprire al più presto, magari anche grazie ad un Suo sollecito intervento, per non alimentare il mercato delle scommesse illegali”
Non solo. Oltre alle questioni sopra citate, la chiusura degli ippodromi comporta anche “una perdita enorme per le scommesse legali e di conseguenza per lo Stato, oltre purtroppo ad allontanare il pubblico dal mondo dell'Ippica, in un momento già così difficile e delicato”.

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