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L'ippica italiana chiama all’appello la ministra Bellanova

02 novembre 2019 - 12:14

Il compatto ippico chiama all'appello la ministra Bellanova, parlano Celin del comitato padovano e Mazzucato dei cavalli trottatori 'King'. 

Scritto da Ca
L'ippica italiana chiama all’appello la ministra Bellanova

 

 

Il comparto ippico italiano chiama all’appello il ministro delle politiche agricole, la senatrice Teresa Bellanova, che non ha ancora espresso una posizione chiara e decisa sul settore. E ci sono anche emergenze da affrontare. 

A scrivere alla ministra Sergio Celin del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa e Roberto Mazzucato, allevatore dei cavalli trottatori "King”

Da seguire la chiusura dell'Ippodromo "Breda" di Padova e la scadenza della gestione del "Gruppo Paolo Coppiello”. “Come portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa, sono a denunciarLe la chiusura dell'attività agonistica dell'Ippodromo "Breda" di Padova,a partire dal giorno 30 ottobre 2019, che "coincidenza" vuole, significa anche la fine della gestione dell'impianto ippico da parte del "Gruppo Paolo Coppiello”. Vorremmo sapere chi ha deciso per una programmazione cosi' assurda e "demenziale",ai danni dei lavoratori e dei Cavalli dell'Ippodromo "Breda",costringendoli ad affrontare ulteriori sacrifici personali ed economici, affrontando faticose e costose trasferte, costretti come sono a dover girovagare per i vari ippodromi per poter correre?”.

Poi si va nello specifico: “Vorremmo chiedere delle spiegazioni, in merito a quali parametri ha usato il Suo Ministero negli ultimi anni, per decidere di stanziare oltre 800.000 euro all'anno di sovvenzioni (cioè soldi di tutti noi cittadini, compresi quelli degli operatori ippici, che si alzano ogni mattina alle 5 per 365 giorni all'anno, a favore dell'attuale gestore dell'Ippodromo "Breda" di Padova, la societa' del "Gruppo Paolo Coppiello””, prosegue Celin.

Il comitato padovano chiede se sia stata svolta “un'ispezione all'interno dell'Ippodromo Breda, se gli impianti per la detenzione dei Cavalli dell'ippodromo in oggetto, rispettano le vigenti disposizioni di legge in materia urbanistica, edilizia, igiene pubblica, prevenzione e sicurezza, con le esigenze fisiologiche e di tutela della salute e del benessere dei Cavalli e se esiste un impianto di allarme collegato h24 con le Forze dell'Ordine;un impianto di rilevazione antincendio;un impianto di videosorveglienza;un impianto antincendio;una vigilanza armata notturna”. 

Lunga la lista di richieste, molte assai specifiche sull’attività dell’ippodromo. Poi la richiesta alla ministra: “Se fossero evidenziate delle gravi mancanze per quanto sopra, auspico da parte del Suo Ministero, di valutare la possibilità di procedere con una vertenza "risarcitoria" ai danni del Gruppo Paolo Coppiello; dal momento che il gestore è  l'unico responsabile delle strutture dell'ippodromo dove trovano ospitalità i cavalli ed i soldi pubblici che ha preso dallo Stato, devono servire soprattutto per garantire il benessere degli animali stessi”, conclude Celin. 

Altre richieste di chiarimenti sul futuro del settore arrivano da Roberto Mazzucato, allevatore dei cavalli trottatori "King”: “Siamo a ricordarle che del suo ministero fa parte il settore ippico che fra regolari e (purtroppo) irregolari conta, indotto compreso, circa 20.000 lavoratori. Ad oggi l'ippica , che sta vivendo una crisi morale, etica e finanziaria devastante, ed in specie l'Allevamento, patrimonio eccellente di una branca importante del "made in Italy" agricolo italiano, nulla sa del suo pensiero in proposito né se del nostro settore se ne occuperà lei in prima persona o ne darà la delega e a chi. Abbiamo bisogno , gentile signora Ministro , che lei batta un colpo e ci faccia sapere che sa che esistiamo , che prenda posizione o in prima persona o per delega”. 
Per Mazzucato da seguire l’esempio della viticoltura: “Anni fa il suo ministero con una politica coraggiosa e lungimirante, ha rovesciato le sorti della produzione vitivinicola italiana. Siamo passati in qualche anno dal metanolo alla eccellenza del mondo. Vede, le viti erano e sono sempre quelle, ma l’immagine del comparto è cambiata tramite una rivoluzione etica, organizzativa, di immagine , di qualità e di promozione. Si è resettato , purgato, rivoluzionato, cambiato. Morale della favola, signora Ministro se non c'è una inversione di tendenza, una volontà politica che analizzi, resetti, rilanci il mondo dell'ippica tricolore, il patrimonio genetico e la professionalità, di questa eccellente branchia dell'agricoltura italiana scivolerà nella mediocrità, se non addirittura scomparirà. E’ acclarato, signora Ministro, che lei è una combattente, tosta , che viene dal lavoro e dall’agricoltura , per questo contiamo in una sua urgente presa di posizione, non vorremo passare dal periodo delle comparsate al periodo dell’oblio”, concludono dai cavalli trottatori “King”.

 

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