"È importante chiarire che per l'ippica continui ad essere applicato il disciplinare del ministero delle Politiche agricole, altrimenti si rischia la morte di migliaia di cavalli. Che non possono restare chiusi nei box, ma devono continuare ad allenarsi".
Lo afferma a Gioconews.it Pierluigi D'Angelo, presidente di Ippodromi partenopei, gestore di Agnano, alla luce dell'ultimo decreto del Governo sulle misure di contenimento del Covid-19, che fra le altre cose sospende anche le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo.
"Non vorrei che arrivasse qualche altra circolare interpretativa. Per i cavalli è fuori questione un divieto simile", rimarca D'Angelo. "Le persone possono anche stare a casa a fare la cyclette, i cavalli no".
Il disciplinare del Mipaaf, pubblicato subito dopo il
decreto del 22 marzo, ha evidenziato "una
specifica e necessaria attività di accudimento, di manutenzione, di cura e di alimentazione, finalizzata a garantire il benessere degli animali" ricordando una serie di attività "configurabili nelle varie sottocategorie della attività economica classificata come Ateco 01, richiamata nell’allegato 1 del Dpcm 22 marzo 2020. In particolare si citano: Codice Ateco: 1.43: allevamento e riproduzione di cavalli, asini, muli o bardotti; Codice Ateco: 1.62: presa in pensione e cura del bestiame per conto terzi; Codice Ateco: 1.50: include l’allevamento di animali senza una produzione specializzata; Codice Ateco: 1.62.09 : attività zootecniche per conto terzi: attività di promozione della riproduzione, della crescita e della produzione animale, servizi di ispezione e conduzione delle mandrie, ingresso al pascolo (soccida), castrazione dei galletti, pulizia dei pollai eccetera, attività legate all’inseminazione artificiale, doma di equini, tosatura di ovini, presa in pensione e cura del bestiame; Codice Ateco:1.62.01 : attività dei maniscalchi.
Parimenti,
tutti i cavalli hanno specifiche necessità per ottemperare alle quali occorrono strutture e impianti idonei e funzionali, come il Codice per la tutela e gestione degli equidi (Minsalute) analiticamente richiama.
Al riguardo, molti di questi impianti sono collocati in determinati centri di allenamento e/o all’interno stesso degli ippodromi".
Le corse dei cavalli, ovviamente, restano sospese, al momento fino al 13 aprile, ma probabilmente anche oltre, vista la decisione del Governo di procedere con una
riapertura delle varie attività "a scaglioni", a cominciare da quelle ritenute essenziali e lasciando per ultime quelle
legate all'intrattenimento.