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Regione Emilia Romagna: 'Ecco le Linee guida per gli ippodromi'

26 giugno 2020 - 13:51

L'Emilia Romagna, con un'ordinanza firmata dal governatore Stefano Bonaccini, adotta le 'Linee guida regionali per ippodromi'.

Scritto da Redazione
Regione Emilia Romagna: 'Ecco le Linee guida per gli ippodromi'

Con un'ordinanza firmata dal governatore Stefano Bonaccini, la Regione Emilia Romagna ha deciso di adottare le “Linee guida regionali per ippodromi”.


Le indicazioni si applicano alle attività svolte negli ippodromi che, per loro natura, “sono assimilabili ad altre attività già disciplinate quali ad esempio attività turistiche spettacoli, attività di intrattenimento”, rimarca l'ordinanza.

Si richiamano gli specifici protocolli di riferimento le cui indicazioni, applicate in modo integrato, compongono il quadro delle misure precauzionali per il contrasto della diffusione di Sars CoV 2.
In particolare, si fa riferimento alle indicazioni relative a: somministrazione di alimenti e bevande (Allegato 2 Decreto del presidente della giunta regionale n. 82 del 17 maggio 2020) per sale ristorante, bar, punti ristoro; pulizia e disinfezione (Allegato 2 Decreto del presidente della giunta regionale n. 82 del 17 maggio 2020) per tutti gli spazi al chiuso, per i servizi igienici e per le attrezzature; spettacoli dal vivo (Allegato 1 Decreto del presidente della giunta regionale n. 98 del 6 giugno 2020) per spettacoli e aree ospitanti gli spettatori delle corse; sale slot, sale giochi, bingo e scommesse (Allegato 4 Decreto del presidente della giunta regionale n. 113 del 17 giugno 2020) per le sale scommesse.
 
Gli ippodromi inoltre dovranno applicare le seguenti misure di carattere generale: “Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso all’area in modo ordinato e, se del caso, scaglionato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
Prevedere una sorveglianza delle aree per evitare assembramenti anche attraverso un numero di addetti, incaricati di valutare il rispetto del distanziamento interpersonale, adeguato rispetto alla ampiezza dello stabilimento.
Garantire, se possibile, un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente on line al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere se possibile un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.
La postazione dedicata alla cassa, laddove non già dotata di barriere fisiche (es. schermi), dovrà essere eventualmente adeguata.
Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.”
 

Inoltre, si legge ancora nelle linee guida, “è necessario rendere disponibili prodotti disinfettanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto, in particolare nei punti di ingresso e di pagamento. Se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
Nelle aree al chiuso, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali) e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza  interpersonale di 1 metro; tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico. Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.
Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria”.
 

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