Scommesse e Ctd, da Adm controlli sui pc dei punti vendita
Nelle attività di controllo e repressione delle operazioni illegali, parte anche l'analisi della cronologia dei pc offerti al pubblico.
Scritto da Vg
Non solo licenze e autorizzazioni. Adesso i Monopoli di Stato, con il supporto della Guardia di Finanza o delle altre autorità preposte, nelle operazioni di controllo delle agenzie di scommesse e dei punti vendita in cui è possibile effettuare giocate, si occupano anche dell'analisi dei personal computer che vengono messi a disposizione della clientela. Con tanto di analisi della cronologia di navigazione, valutando eventuali collegamenti a siti web in cui è possibile giocare o scommettere. Ciò serve a valutare eventuali offerte di gioco alternative a quelle consentite dal circuito legale, sulle quali si stanno concentrando gli ultimi controlli svolti sul territorio nazionale.
Del resto, la pratica illecita è già stata rilevata ad esempio con la circolare n. 0019453 del 6.3.2014 dei Monopoli sull’uso dei Pc, che aveva già posto l'attenzione sulle pratiche illecite, chiarendo espressamente che "la violazione si concretizza solo nei casi in cui tali strumenti vengano messi a disposizione dei clienti con la finalità di consentire la connessione a siti di gioco mentre non sussiste alcuna violazione per la messa a disposizione per finalità diverse da quella individuata dalla norma (ad esempio, per consentire la libera navigazione sul web".
Secondo
Riccardo Calantropio, operatore di lunga data del settore, "questa attività di ispezione e contrasto risulta molto utile per
tutelare gli operatori regolari ed onesti". Calantropio quindi coglie l'occasione per avanzare una proposta: "Sono anche dell’idea di
prevedere una norma di incompatibilità tra internet point e servizio di aperture conti e ricariche di piattaforme web, in cui si possa scommettere e giocare. Si eviterebbero inutili lungaggini processuali e tante complicazioni".