Milleproroghe in Aula in Senato: tre Odg su ippica, slot e Ctd
Il 23 febbraio l'Aula del Senato esamina il Milleproroghe: presentati tre ordini del giorno su ippica, slot e Ctd.
Scritto da Anna Maria Rengo
Il disegno di conversione in legge del decreto Milleproroghe, che contiene misure sui pagamenti ippici e sul personale dirigenziale dei Monopoli di Stato, approda domani 23 febbraio in Aula in Senato. In tale ambito, sono tre gli ordini del giorno presentati in Aula e che riguardano il settore del gioco. I senatori Donno, Santangelo e altri (M5S) ripropongono quello che era stato respinto dalle commissioni riunite sull'ippica. Ricordando che tra le funzioni del Mipaaf vi è anche la sorveglianza sull’operato, gli atti e i provvedimenti della direzione delle corse, le quali possono essere esercitate avvalendosi della collaborazione di uno o più funzionari di gara, chiedono che il governo proceda “ad una definitiva attuazione di quanto previsto dalla normativa in materia tenendo conto e nel rispetto concreto dei criteri di efficienza ed economicità, secondo modalità che assicurino un’equa distribuzione territoriale”.
Paola Pelino (PdL), ricordando che “il comma 943, dell’articolo 1, della legge di stabilità 2016 (legge 208/2015) prevede che i nulla osta per gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (c.d. Slot Machine), non possono più essere rilasciati dopo il 31 dicembre 2017”, che “tali apparecchi devono essere dismessi entro il 31 dicembre 2019” e che “il medesimo comma prevede, inoltre, che a partire dal 1º gennaio 2017 possono essere rilasciati solo nulla osta per apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, prevedendo la riduzione proporzionale, in misura non inferiore al 30 per cento, del numero dei nulla osta di esercizio relativi ad apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015, riferibili a ciascun concessionario”, è invece firmataria di un Odg che “impegna il Governo a valutare l’opportunità di prorogare di un anno il termine del 1º gennaio 2017”.
Infine, la senatrice Spilabotte (Pd) ha ripresentato in Aula l'ordine del giorno che nella commissioni era stato accolto come raccomandazione e in versione riformulata. La senatrice chiede che il governo valuti “l’opportunità, per quegli operatori che abbiano aderito alla sanatoria in maniera rilevante ovvero che abbiano presentato un’istanza di regolarizzazione di almeno 700 centri di una proroga per il perfezionamento delle adesioni delle istanze già presentate, di almeno 60 giorni dalla- data prevista dalla normativa (31 gennaio 2016), considerato l’esiguo lasso temporale concesso dal legislatore oggettivamente non sufficiente e di modificare il 'fee', con l’esborso per ogni centro sanato della somma di euro 3000 (tremila/00 euro) quale adeguamento proporzionale al ridotto tempo di esercizio (4 mesi) maggiorato del 20%, conformemente alla relazione tecnica dei monopoli”.