Covid-19, Conte: 'Dal Governo risorse per 25 miliardi'
Il premier Giuseppe Conte annuncia stanziamenti straordinari per fronteggiare l'emergenza Covid-19: 25 miliardi. Cassa integrazione possibile per tutti i settori.
Non i ventilati 10 miliardi, ma ben 25. Sono le risorse che il Governo si appresta a stanziare a sostegno di famiglie ed imprese per affrontare la crisi derivata dall'emergenza Covid-19.
Ad annunciarlo il premier Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, oggi, 11 marzo.
"25 miliardi significa disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma in seguito, per far fronte a tutte le difficoltà connesse a questa emergenza", puntualizza Conte.
"Sono lieto del clima che si sta configurando a livello europeo, c'è stata molta attenzione nei confronti del nostro Paese e ci sono state grandi aperture verso le nostre richieste. Abbiamo concordato sulla necessità di creare un coordinamento dei sistemi sanitari nazionali e creare una task force europea per promuovere la ricerca per combattere questo virus ancora ignoto e per far fronte alle conseguenze sociali ed economiche: tutti concordi nel sostenere che è necessario avere maggiori liquidità e ricorrere a tutti gli strumenti che l'ordinamento Ue ha a disposizione per far fronte a questa emergenza", prosegue il premier.
ALTRE MISURE RESTRITTIVE, SÌ O NO? - Conte quindi evidenzia molte Regioni hanno chiesto il varo di misure più restrittive. "Siamo in attesa di ricevere richieste motivate dalla Lombardia in questo senso. Non c'è nessuna chiusura del Governo a riguardo, siamo disponibili a seguire l'evolversi del contagio e le richieste che ci dovessero pervenire. Ma invito tutti a procedere con attenzione e senso di responsabilità, l'obiettivo primario è tutelare la salute dei cittadini. Però ci sono anche altri interessi in gioco: ci sono libertà civili, diritti sociali che vengono incisi, la libertà di impresa che subisce restrizioni. Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Non è il momento di reazioni emotive, dobbiamo seguire un percorso, guidato da comitato tecnico scientifico. Non si possono chiedere in modo parossistico misure restrittive e magari poi esiliare interessi in gioco altrettanto fondamentali".
LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - Come di consueto, è una nota di Palazzo Chigi a sintetizzare quanto deciso oggi 11 marzo e annunciato in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte.
"Il Consiglio dei Ministri ha approvato un’integrazione alla relazione al Parlamento per il 2020, approvata ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai fini dell’autorizzazione da parte del Parlamento di un ulteriore ricorso all’indebitamento.
L’integrazione rispetto alla precedente relazione, approvata lo scorso 5 marzo, si è resa necessaria in seguito all’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 e del 9 marzo, che, a seguito dell’intensificarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, determinano un ulteriore impatto sulla situazione socio-economica del Paese.
Il Governo intende quindi rafforzare ulteriormente il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della protezione civile e della sicurezza.
Si precostituiscono, inoltre, le condizioni per avere la disponibilità di risorse aggiuntive al fine di assicurare il finanziamento di eventuali ulteriori iniziative che si rendesse necessario adottare con tempestività e urgenza in un quadro di interventi coordinati a livello europeo.
Complessivamente, sentita la Commissione europea, la richiesta di autorizzazione all’ulteriore ricorso all’indebitamento, aggiuntiva rispetto a quanto già indicato nella Relazione al Parlamento 2020, è incrementata di 13,75 miliardi di euro (pari a circa 0,8 punti percentuali), da utilizzare nel corso del 2020. Considerata anche la precedente richiesta di autorizzazione, l’obiettivo programmatico di indebitamento netto potrà pertanto aumentare fino a 20 miliardi di euro, corrispondenti a circa 1,1 punti percentuali di prodotto interno lordo (Pil).
Considerato l’importo complessivo per il quale si chiede l’autorizzazione delle Camere (quella dei deputati l'ha concessa), il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato potrà aumentare fino a 104,5 miliardi di euro nel 2020 in termini di competenza e a 154 miliardi di euro in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti fino a 25 miliardi sia in termini di competenza che in termini di cassa.