Dopo l'approvazione del regolamento sul Gap, a luglio, il Comune di Monza si dota anche di limiti orari al funzionamento degli apparecchi da gioco installati sul territorio, con l'ordinanza appena firmata dal sindaco Dario Allevi.
L'ordinanza, che entrerà in vigore fra due settimane a partire da oggi, 28 novembre, vieta il funzionamento degli apparecchi dalle 23 alle 14 del giorno dopo, e si propone di limitarlo "senza impedire del tutto il loro utilizzo, per non menomare la libertà di impresa, fintanto che tale attività sarà annoverata fra quelle consentite dalla legge", si legge nel testo.
Il provvedimento vale per tutti gli esercizi autorizzati ai sensi dell'articolo ex articolo 86 e 88 del Tulps (escluse le sale biliardo e le sale bowling) e compresi i bar, le rivendite di tabacchi, i circoli ricreativi, le sale bingo, le sale Vlt.
A supporto dell'ordinanza, si riportano i dati ufficiali del Sert Asst Monza, secondo cui le persone assistite dai servizi con una diagnosi di Gap "sono 102 nel comune di Monza con un andamento costante degli ultimi tre anni di circa 50 presi in carico".
IL COMMENTO DI SAPAR LOMBARDIA – Subito dopo l'emanazione dell'ordinanza, arriva il commento – direttamente sulla pagina del sindaco di Monza - di Barbara Fedeli, presidente regionale Sapar. “Vorrei fare un po’ di chiarezza: nel 2004 sono nate le Awp, apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro. Ogni singolo apparecchio è collegato ad una rete telematica 24 ore su 24. La rete italiana è un eccellenza copiata in tutto il mondo, questo permette allo Stato di incassare 4 miliardi di euro che, attenzione, senza Awp controllate andrebbero nelle tasche di server stranieri oppure del gioco illegale non controllato, perché la verità è che in questo modo il gioco è controllato. Si gioca al massimo un euro e se ne possono vincere 100. Per ogni 100 euro introdotti, 70 ritornano al giocatore e 21 vanno allo Stato direttamente. Anche se i media le hanno descritte come dei mostri non è così, senza di esse avremo 4 miliardi in meno che lo Stato ci chiederà con un aumento di tasse, gioco illegale e malati di gioco d’azzardo uguali perché ormai si gioca ovunque, anzi, si giocherebbe più soli e senza controllo. A casa soli con una carta di credito ed un computer, se va bene collegati a server legali.
Il sindaco Dario Allevi, l’assessore Longo e la dottoressa Volpe ci hanno dato un appuntamento: gli abbiamo fatto presente che questi orari sono insostenibili, che spegnere le Awp lasciando la possibilità di giocare a tutto il resto non fa altro che spostare il gioco dalle Awp ai gratta e vinci, al lotto e al Superenalotto: mi spiegate qual è la differenza?
Ricordate che le Awp sono il gioco più tassato, chi è malato di Gap gioca a qualsiasi cosa, io non sono malata ma ogni tanto gioco un gratta e vinci oppure al Superenalotto. Quello che serve come per qualsiasi dipendenza è la prevenzione e l’educazione. Per quanto non vi possa piacere la nostra categoria, ci opporremo a questi orari perché penalizzano il nostro settore rovinando il nostro lavoro e quello dei nostri esercenti. Rovinare un lavoro controllato e regolamentato non lo ritengo corretto”.