Vico Equense (Na), giunta comunale: "Taglio dell'Imu per i locali no slot"
Corpose decurtazioni dell’Imu - per un ammontare di circa il 3% sulle vecchie aliquote - a favore delle attività che decidono di non ospitare nei propri locali le slot machine. Lo prevede un un provvedimento, votato dalla giunta municipale di Vico equense (Na) su indicazione dell’assessore al bilancio Antonio Di Martino, e che andrà in consiglio per la votazione finale agli inizi di luglio.
Scritto da Redazione GiocoNews
"Abbiamo ritenuto fondamentale riflettere sull’emergenza sociale legata all’esplosione di un fenomeno incisivo come quello dovuto alla febbre da slot machine. Vogliamo prevedere dei sensibili tagli per le imposte a favore di quella fetta di commercianti che non offre sponde a questi giochi e giochetti che vengono ormai utilizzati oltremisura da giovanissimi e anziani", ricorda l’assessore.
TAGLIO DEL 3% - In particolare, il taglio ammonta a circa il 3% sulle vecchie aliquote (fissate a 10,45 per mille) previste dal Comune di Vico Equense nel 2012 e va a inglobare anche i locali fittati (la categoria contempla riduzioni anche per le attività classificate C1, C3 e A10). "Ovviamente - dichiara Di Martino - avremmo voluto pure prevedere qualche sgravio più consistente ma è una fase delicata".
SGRAVI FISCALI A UDINE E LISSONE - Il provvedimento in procinto di adozione del comune napoletano si pone sulla scia di analoghe misure già prese da molte amministrazioni locali della penisola. A cominciare da Udine, che facendo propria una proposta avanzata dal Movimento Cinque Stelle ha deciso di includere nel proprio regolamento sull'Imposta unica comunale la riduzione delle imposte di propria competenza per gli esercizi 'no slot'. O quello di Lissone, che attuando la legge regionale della Lombardia ha varato uno sconto sulla Tares.