Prosegue l'esame del disegno di legge di riforma dell'ordinamento sportivo. Daniele Belotti (Lega), relatore, sulle proposte emendative riferite all’articolo 3, esprime in commissione Cultura alla Camera parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare, sull’articolo aggiuntivo Furgiuele 3.01.
Era stato presentato lo scorso 6 giugno dal deputato della Lega Domenico Furgiuele l’articolo aggiuntivo 3.01, in merito al provvedimento sulle "Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione, che è stato valutato ammissibile sulla base di specifici presupposti e valutazioni, che andranno confermati nel corso dell’esame".
L’articolo aggiuntivo vieta le scommesse sulle partite di calcio nei campionati della Lega nazionale dilettanti.
"La proposta - si legge nel testo dell'articolo - recando una riduzione dell’offerta di gioco che incide sulla base imponibile delle scommesse, è potenzialmente suscettibile di comportare una riduzione di gettito da entrate extratributarie.
"Tuttavia, è stata valutata ammissibile nel presupposto che con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli possano essere conseguentemente ridefiniti i relativi flussi finanziari ai sensi dell’articolo 1, comma 636, della legge di bilancio per il 2019, al fine di garantire l’invarianza di gettito.
Il sottosegretario Simone Valente esprime parere conforme a quello del relatore.
Giorgia Latini (Lega) comunica di aver sottoscritto l’articolo aggiuntivo Furgiuele 3.01.
Sempre in merito allo stesso disegno di legge, in
materia di ordinamento sportivo, Daniele Belotti (Lega), relatore, con riferimento alle
proposte emendative all’articolo 4,
invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'
emendamento presentato da Alessio Butti (Fratelli d'Italia), ed esorta a valutare la possibilità di
presentare sul tema un ordine del giorno in assemblea.
“Stabilendo che – si legge nel testo dell'emendamento - l’organizzatore delle competizioni facenti capo alla Lega di serie A, per valorizzare e incentivare le attività del sistema sportivo professionistico e le attività di prevenzione e di contrasto al gioco e alle scommesse, destina una quota del 15 percento delle risorse economiche e finanziarie derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi di cui all’articolo 3, comma 1 del decreto legislativo 9 gennaio 2008 numero 9, a favore delle leghe inferiori del calcio, della lega pallacanestro professionistica, alla federazione gioco calcio, alla Autorità nazionale anticorruzione e al fondo antiludopatia"