Roma - "Un database che raccoglie tutti i dati di slot machine e Vlt fruibile da tutti. Una novità che consente di fare una informazione puntuale sul settore, basata sui dati e non sui punti di vista".
Così Roberto Bernabò, direttore editoriale quotidiani locali del Gruppo Gedi, illustra l’inchiesta sulla diffusione del gioco in Italia realizzata in collaborazione con Dataninja, società che si occupa di datajournalism, presentata oggi, 15 dicembre, alla Camera dei Deputati.
"Possiamo confrontare più Comuni anche di una stessa area, per capire quali iniziative sono state messe in campo. Andare così a pescare numeri per capire la portata del fenomeno, strumento utilizzabile sia dalla politica che dai cittadini. Questo lavoro di squadra verrà pubblicato su tutti i quotidiani locali e sui siti dei giornali locali del Gruppo Gedi sabato 16 dicembre", conclude Bernabò.
I DATI - Qualche dato. È la Lombardia a guidare la classifica nazionale delle regioni italiane che nel 2016 hanno giocato di più in assoluto su Slot (dette anche New Slot o Awp) e video lottery (Vlt), seguita da Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia, Liguria.
In Lombardia, la raccolta dello scorso anno ha superato i 10 miliardi (10.383.102.030), a fronte di una popolazione di 10 milioni di persone (10.019.166). Più di 5 miliardi e 310 milioni sono stati ingoiati dalle slot, altri 5 miliardi e 72 milioni dalle Vlt. La Regione conta in totale 64.049 apparecchi (54.241 slot e 9.808 Vlt) ed è anche quella in cui la spesa pro capite è più alta: oltre 1000 euro a testa spesi in slot machine. Seconda in classifica la regione Lazio: 5 miliardi e quasi 125 milioni i soldi giocati tra slot e Vlt (ripartiti quasi equamente tra i due tipi di apparecchi) su una popolazione che sfiora i 6 milioni di abitanti (5.898.124) e che può giocare su 40.609 apparecchi (33.649 slot e 6.960 Vlt).
In Veneto, terza in lista, nel 2016 sono stati giocati più di 4 miliardi e 662 milioni tra slot e video lottery. Quattro milioni e 900mila gli abitanti del Veneto che contano 35.088 apparecchi (29.860 slot e 5.288 Vlt). Segue l’Emilia Romagna con 4 miliardi e oltre 511 milioni spesi quasi equamente tra slot e Vlt che sono in totale 32.416 (27.098 slot e 5.318 Vlt) su una popolazione di circa 4 milioni 448mila persone. Quinta in classifica la Campania: 5 milioni 839mila abitanti e 3 miliardi 868 milioni spesi.
SPESA PRO CAPITE: LE PRIME 5 REGIONI - Sul fronte della spesa più alta pro capite, la Lombardia è subito seguita dall’Emilia Romagna (1.014 euro a testa) che però ha la meno della metà degli abitanti. Alta la spesa pro capite anche in Abruzzo (terza in lista) dove di spendono 954 auro a testa; quarto il Veneto con 950 euro pro capite, quinta la Toscana con 898 euro a testa spesi in slot machine. Mentre tra le regioni che hanno una spesa pro capite più bassa c’è la Sardegna: 662 euro di raccolta a testa a fronte di una presenza di macchinette pari a 8,5 a testa.
FOCUS PROVINCIA - Quella di Prato è la provincia italiana con la più alta spesa pro capite per slot machine, 2377 euro, più del doppio di tutte le altre province toscane. Non solo, è la provincia italiana con la più alta spesa pro capite in assoluto.
Il caso Caresanablot. In Piemonte, a Caresanablot, provincia di Vercelli, c’è il dato di giocata pro capite più alto in assoluto in Italia: ben 24.228 euro spesi a testa a fronte di una popolazione che conta appena 1.133 abitanti. La spiegazione sarebbe dovuta a una grande sala slot e giochi, “Las Vegas”, presente in paese. Il comune inoltre, è attraversato da una statale che collega tre province: Vercelli, Novara e Biella. La “Las Vegas” di Caresanablot dunque è meta dei pendolari del gioco.