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Gioco, operatori Lazio: 'Revocare ordinanza, vogliamo lavorare'

16 giugno 2020 - 09:32

Gli operatori del gioco del Lazio organizzano manifestazione il 17 giugno per chiedere apertura delle attività, in Regione si ragiona sulla possibile revoca dell'ordinanza.

Scritto da Redazione
Gioco, operatori Lazio: 'Revocare ordinanza, vogliamo lavorare'

“Vogliamo solo lavorare”.

Questo lo slogan della manifestazione organizzata per domani, 17 giugno, sotto la sede del consiglio regionale del Lazio, da alcuni operatori del gioco legale del territorio, per protestare contro l'ordinanza firmata dal governatore Nicola Zingaretti, che sancisce la ripresa delle attività solo dal 1° luglio

Una manifestazione che potrebbe essere revocata, qualora operatori e rappresentanti regionali trovassero la quadra sulla modifica del provvedimento, chiesta a gran voce non solo da lavoratori e imprenditori, ma anche da parte della politica locale e nazionale.

Sembra assurdo dover manifestare per chiedere una cosa che ci spetta di diritto, il diritto al lavoro, ma purtroppo è cosi. Le nostre attività sono state chiuse a causa dell’emergenza Covid dal giorno 8 marzo e solo  nell’ultimo Dpcm finalmente, dopo 100 giorni di chiusura, era prevista la riapertura a partire dal 15 giugno”, si legge in una nota diffusa dagli organizzatori dell'iniziativa.
 
“Tutti fiduciosi ed entusiasti ci siamo recati nelle nostre attività nei giorni scorsi per effettuare tutte le attività di pulizia, sanificazione, messa in sicurezza, abbiamo stampato cartellonistica per indicare ai cliente come comportarsi all’interno delle attività, distanza sociale, utilizzo della mascherina, usare gel igienizzante, insomma abbiamo fatto tutto quello che ci è stato richiesto di fare per poter ripartire in assoluta sicurezza. Purtroppo il 13 giugno è arrivato, come un fulmine a ciel sereno, il comunicato della Regione Lazio e del presidente Nicola Zingaretti che prevede la riapertura del nostro settore a partire dal 1° luglio senza nessun motivo se non quello ideologico, come afferma la consigliera Valentina Corrado del Movimento 5 stelle, che afferma: 'Un settore che andrebbe contrastato e debellato in tutti i modi dallo Stato, dalle Autorità competenti e da chi, come i politici, opera nelle Istituzioni e che per questo dovrebbe dare il buon esempio". Di fronte a questo e visto che le altre Regioni di Italia hanno dato l’ok alla riapertura per il 15 giugno o al massimo per il 19 giugno, compresa la Lombardia, che come sappiamo è la regione più colpita da questa pandemia, abbiamo deciso di fare questa manifestazione per chiedere il motivo assurdo di questa decisione e che ci venga data al più presto la possibilità di poter tornare a lavoro”, conclude la nota.
 
Gioco, operatori Lazio: 'Revocare ordinanza, vogliamo tornare a lavorare'
Gli operatori del gioco legale del Lazio organizzano manifestazione il 17 giugno per chiedere apertura delle attività dal 19 giugno, intanto in Regione si ragiona sulla possibile revoca dell'ordinanza sulla ripresa dal 1° luglio.

“Vogliamo solo lavorare”.
Questo lo slogan della manifestazione organizzata per domani, 17 giugno, sotto la sede del consiglio regionale del Lazio, da alcuni operatori del gioco legale del territorio, per protestare contro l'ordinanza firmata dal governatore Nicola Zingaretti, che sancisce la ripresa delle attività solo dal 1° luglio. 
Una manifestazione che potrebbe essere revocata, qualora operatori e rappresentanti regionali trovassero la quadra sulla modifica del provvedimento, chiesta a gran voce non solo da lavoratori e imprenditori, ma anche da parte della politica locale e nazionale.


“Sembra assurdo dover manifestare per chiedere una cosa che ci spetta di diritto, il diritto al lavoro, ma purtroppo è cosi.
Le nostre attività sono state chiuse a causa dell’emergenza Covid dal giorno 8 marzo e solo  nell’ultimo Dpcm finalmente, dopo 100 giorni di chiusura, era prevista la riapertura a partire dal 15 giugno”, si legge in una nota diffusa dagli organizzatori dell'iniziativa.
“Tutti fiduciosi ed entusiasti ci siamo recati nelle nostre attività nei giorni scorsi per effettuare tutte le attività di pulizia, sanificazione, messa in sicurezza, abbiamo stampato cartellonistica per indicare ai cliente come comportarsi all’interno delle attività, distanza sociale, utilizzo della mascherina, usare gel igienizzante, insomma abbiamo fatto tutto quello che ci è stato richiesto di fare per poter ripartire in assoluta sicurezza.
Purtroppo il 13 giugno è arrivato,come un fulmine a ciel sereno, il comunicato della Regione Lazio e del presidente Nicola Zingaretti che prevede la riapertura del nostro settore a partire dal 1° luglio senza nessun motivo se non quello ideologico, come afferma la consigliera Valentina Corrado del Movimento 5 stelle, che afferma: 'Un settore che andrebbe contrastato e debellato in tutti i modi dallo Stato, dalle Autorità competenti e da chi, come i politici, opera nelle Istituzioni e che per questo dovrebbe dare il buon esempio".
Di fronte a questo e visto che le altre Regioni di Italia hanno dato l’ok alla riapertura per il15giugno o al massimo per il 19 giugno ,compresa la Lombardia, che come sappiamo è la regione più colpita da questa pandemia, abbiamo deciso di fare questa manifestazione per chiedere il motivo assurdo di questa decisione e che ci venga data al più presto la possibilità di poter tornare a lavoro”, conclude la nota.

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