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Australasia libera del Covid, si gode l'intrattenimento

26 gennaio 2021 - 16:56

I centri da intrattenimento per famiglie prosperano in Australasia, ormai senza Covid.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Australasia libera del Covid, si gode l'intrattenimento

 

Bisogna andare dall'altra parte del Pianeta per trovare una buona notizia che riguarda il mondo del gaming in questo particolare momento storico. Più precisamente, in Australia e Nuova Zelanda dove l'universo dei Family entertainment center (Fec) e tutto il resto dell'intrattenimento è ormai praticamente uscito dalla pandemia da Covid-19, e i cittadini tornano a giocare. Dopo diversi mesi senza contagi, come spiega il veterano del settore Malcolm Steinberg a InterGame, tutte le location di gioco sono ormai aperte e solo poche di esse hanno restrizioni di un qualche tipo, perché i governi (federale e statale) hanno gestito bene la pandemia. Il numero totale di morti nell'intero Paese è di “appena” 900, di cui 700 nello stato di Victoria. E così l'intrattenimento si riprende lo spazio che gli era stato sottratto. Anche se, da quelle parti, è andata decisamente meglio rispetto al resto del mondo e del settore.

Gli operatori locali riferiscono infatti che le vendite sono state importanti durante le festività natalizie e tutte le tendenze sembrano essere positive. Come conferma anche Bruce Colbourne di Amd, la società di distribuzione di giochi di Sydney, che spiega come i confini sono aperti a tutti gli stati, ad eccezione di alcune aree "hotspot" delle città più grandi come la capitale stessa e Melbourne. Solo chi proviene da quelle zone, non può viaggiare liberamente da uno stato all'altro.

Mentre la maggior parte dei Fec, dei pub, dei club, dei cinema e dei centri bowling ora operano secondo regole diverse, con il personale che indossa mascherine e clienti che si tengono a due metri di distanza, ma almeno stanno funzionando. E la buona notizia che sembra provenire dall'altra parte del globo è che, anche dopo il lockdown, i locali di gioco tornano a lavorare a buon regime. E questa, se vogliamo, è l'unica nota positiva per chi si occupa di gioco in questa parte del mondo e in questo momento.

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