skin

Adm, il Dg Alesse ai sindacati: 'No accentramenti, valorizzare centri decisionali'

01 febbraio 2023 - 11:46

Primo incontro fra le organizzazioni sindacali e il direttore generale dell'Agenzia accise, dogane e monopoli, Roberto Alesse: sul tavolo messa in sicurezza e riorganizzazione funzionale dell'ente.

Scritto da Redazione
admbandiera.jpg

Mettere in sicurezza l’Agenzia restituendole la sua funzione di struttura non accentrata perseguendo soluzioni di ordine strutturale e organizzativo: sono alcune delle intenzioni manifestate dal neo direttore generale dell'Agenzia accise, dogane e monopoli, Roberto Alesse, nel corso dell'incontro avuto con i rappresentati della delegazione Confsal-Unsa, nella giornata di ieri, martedì 31 gennaio.

Un incontro in cui Alesse ha ribadito, innanzitutto, il ruolo di primaria importanza delle corrette relazioni sindacali e, quindi, di reciproca disponibilità per confronti fattivi e di alto livello, ed evidenziato che Adm al momento risulta con poca stabilità in quanto mancante di una necessaria struttura dirigenziale di prima e seconda fascia e invece bisognosa avere una amministrazione che viva di vita propria senza accentramenti ma con valorizzazione dei centri decisionali, secondo quanto si legge in una nota diffusa da Confsal-Unsa.

Nell’ottica di ridare all’Agenzia una sua funzione di struttura non accentrata è stato convocato il Comitato di gestione per conferire diversi incarichi ad interim nell’attesa degli appositi bandi di concorso e della riorganizzazione.

Nell’Agenzia, ha poi detto il direttore Alesse, si deve giungere ad una “riorganizzazione funzionale” anche se molte sono le problematiche da risolvere (questione degli immobili, situazione della dirigenza, valorizzazione dei dipendenti, procedimentalizzazione delle attività per evitare rischi e distorsioni, ecc.) in un clima fattivo e alieno dalle chiacchiere.

In definitiva c’è bisogno di “normalizzazione” ma secondo il concetto ovidiano “bene vixit qui bene latuit” ovvero “ha vissuto bene chi ha saputo stare ben nascosto”.

Successivamente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno sinteticamente esposto le problematiche in essere nell’Agenzia che attendono una soluzione fattiva. In primis la carenza di personale e anche la questione del salario accessorio che prima della pandemia erano state oggetto di rivendicazione sindacale unitamente all’Agenzia delle entrate. Gli istituti previsti dal Ccnl/Fc 2019-2021 come le famiglie professionali, la valorizzazione del personale mediante i passaggi di area in deroga (che nell’ambito del Piao non hanno trovato una opportuna formalizzazione numerica nonostante i finanziamenti previsti), l’istituzione della “quarta area” che deve servire a dare all’Amministrazione personale di “elevata professionalità” ma contrattualizzato. È stato anche ricordato il problema dei rapporti con la Guardia di finanza che vede all’attualità eventuali possibilità di sovrapposizione di funzioni a scapito degli utenti e della serenità operativa per i dipendenti dell’Agenzia. In merito, il direttore Alesse ha fatto presente che è sua intenzione avere con il comandante della Gdf un incontro per trovare la soluzione e il punto di equilibrio nell’ambito delle rispettive attribuzioni.

Nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia sarà necessario provvedere alla prevista unificazione degli uffici delle Dogane e dei Monopoli, nonché alla regionalizzazione di alcune macro-realtà operative. È stato inoltre evidenziato che, riguardo al Ccnl in essere, si attende un fattivo confronto sulle previsioni normative in esso contenute come il lavoro a distanza e in particolare lo smartworking, il telelavoro e il coworking. Altro argomento esposto ha riguardato la mancanza di dirigenti negli uffici locali Adm, situazione che crea diverse difficoltà e che va risolta in via ordinaria e non “extra ordinem” (secondo la definizione dello stesso direttore Alesse), né si può dimenticare la situazione dei vari incarichi, più volte reiterati, come Idr, Po e Poer.

Nella nota quindi si legge che in base alle “dichiarazioni programmatiche” del direttore Alesse, la delegazione ha affermato di voler “procedere ad un ottimale sistema di relazioni sindacali anche al fine di evitare 'accentramenti decisionali' che non hanno portato all’Agenzia alcun giovamento e sospinto la stessa verso un indirizzo personalistico mentre essa avrebbe dovuto mantenere un andamento consono alle proprie funzioni previste dalle norme. Il coordinatore nazionale Valentino Sempreboni ha ancora aggiunto che le problematiche del salario accessorio sono state aggravate dalla questione dei 'tetti' per cui si raggiungono gli obiettivi della convenzione per i quali vengono assegnati all’Agenzia determinati fondi che poi non possono essere spesi per una distorta interpretazione di spending review.

È poi necessario, ha sottolineato, poter avere un 'piano straordinario di assunzioni' al di là delle previste facoltà assunzionali, viste le gravi carenze per mancanza di personale negli uffici e che oltre all’attuale allarmante tasso di scopertura (25 percento) a fine anno si assisterà all’esodo di ulteriori cinquecento unità circa. È stato, poi, ricordato che nell’ambito delle progressioni verticali bisogna risolvere al più presto la situazione dei 151 idonei della progressione verticale dalla seconda alla terza area. Il coordinatore Sempreboni ha anche voluto evidenziare la questione della dirigenza che all’attualità vede soluzioni estemporanee e un concorso in itinere che sembra destare diverse perplessità”.

Nella sua replica il direttore Alesse ha espresso il proprio compiacimento per l’esposizione delle problematiche mediante interventi “di qualità, stimolanti, ragionevoli e lungimiranti”. Le tematiche in essere chiaramente richiedono molto impegno e tempo e ha specificato che per dare all’Agenzia una situazione consona sarà anche necessaria una nuova considerazione politica di Adm che, purtroppo, è in una transitoria fase di isolamento istituzionale. Tuttavia in ambito ministeriale c’è grande attenzione per le agenzie fiscali e quindi anche per Adm.

Per passare poi dalle parole ai fatti si avrà a brevissimo un cronoprogramma sugli impegni da affrontare al più presto. Anche perché l’Agenzia si è allontanata in qualche modo dalle proprie linee guida e quindi si dovrà procedere a ristabilire alcuni principi inderogabili partendo dall’autonomia funzionale delle direzioni centrali e avere una dirigenza stabile (di I^ e II^ fascia). Infine si avrà anche un nuovo comitato di gestione che dovrà cooperare ad un andamento dell’Agenzia in base ai canoni normativi al di là di quelle che potrebbero essere le “incertezze del diritto” che a volte riversano sugli uffici norme non conformi ad una corretta burocrazia (nel senso positivo della parola).

Altri articoli su

Articoli correlati