Un’Agenda pubblica degli incontri con i portatori d’interessi inerenti alle aree di attività dell’Agenzia: ad istituirla il 16 febbraio è stata l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, su impulso del nuovo direttore generale, Roberto Alesse. Obiettivo quello di creare per la prima volta “un’agenda digitale” in cui sia possibile annotare tali incontri.
Un progetto che risponde a una pluralità di esigenze tra loro integrate, come aumentare il grado di trasparenza dell’azione amministrativa, agevolare la compliance con i contribuenti, ma anche perseguire, con rinnovato vigore, l’obiettivo di prevenire, dissuadere e contrastare efficacemente l’insorgenza di fenomeni corruttivi.
L’iniziativa si ispira a una visione della pubblica amministrazione quale “casa di vetro” ed è orientata all’attuazione delle migliori pratiche sperimentate da primarie autorità nazionali e sovranazionali, quali l’Anac e la Commissione europea (cfr. l’Agenda pubblica dell’Anac e il registro per la trasparenza della Commissione Ue).
Con tale registro si viene a disporre di un importante mezzo di informazione e di difesa della legalità, a presidio delle competenze istituzionali, regolatorie, di vigilanza e sanzionatorie dell’Agenzia e delle attività di supporto a maggiore impatto strategico, come le procedure ad evidenza pubblica e il contenzioso.
L’Agenda, di cui è prevista la graduale implementazione, consentirà, pertanto, di monitorare, con riferimento ai processi decisionali e all’operato dell’amministrazione, l’oggetto e la finalità degli incontri con gli stakeholder dell’Agenzia, permettendone una diffusa conoscenza da parte dei cittadini-utenti.
La corretta tenuta dell’Agenda digitale sarà vigilata dal responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Agenzia, incaricato di verificarne il puntuale aggiornamento settimanale sul sito istituzionale Nella Sezione “Amministrazione Trasparente - Altri contenuti”.