Agcom, protezione minori online: delibera blocca il gioco con filtro Parental control
Nelle linee guida l’Autorità fornisce una preliminare elencazione delle principali categorie soggette al filtro dei sistemi di Parental control, tra cui contenuti per adulti e gioco d’azzardo/scommesse.
Scritto da Daniele Duso
Ci deve essere anche il gioco tra le categorie di contenuti bloccate dal filtro Parental control. A dirlo è l'ultima delibera approvata ieri, 25 gennaio, da Acgom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che nell'ottica di dare una risposta alla crescente preoccupazione legata alle pratiche digitali di giovani e giovanissimi ha stilato anche una serie precisa di linee guida.
Le linee guida contenute nella delibera, intitolata “Adozione delle linee guida finalizzate all’attuazione dell’articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 in materia di sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”, prevedono che i fornitori di servizi di accesso ad Internet (Isp, Internet Service Provider), quale che sia la tecnologia utilizzata per l’erogazione del servizio, siano tenuti a predisporre sistemi di parental control (Scp), ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto da mettere a disposizione dei clienti gratuitamente e con chiare e semplici indicazioni di utilizzo.
Nelle Linee guida l’Autorità fornisce una preliminare elencazione delle principali categorie soggette al filtro dei sistemi di Parental control, tra cui contenuti per adulti, gioco d’azzardo/scommesse, armi, violenza, odio e discriminazione, promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche, anonymizer, sette.
Gli unici soggetti che possono eseguire le operazioni di disattivazione, riattivazione e configurazione del Parental control sono i maggiorenni, titolari del contratto, e coloro che esercitano la potestà genitoriale sul minore, identificati mediante Pin, Otp, Spid, accesso all’area web riservata del sito dell’operatore. Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno assicurare adeguate forme di pubblicità dei Scp preattivati, in modo da assicurare che i consumatori possano compiere scelte informate.