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Alesse (Adm): 'Riordino gioco tuteli industria e giocatori, fare presto per il bando'

10 novembre 2023 - 11:08

Il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, focalizza l'attenzione sul riordino del gioco pubblico ma anche sulla riorganizzazione di Adm e il contrasto ai siti illegali.

Scritto da Redazione
Roberto Alesse © Agenzia delle dogane e dei monopoli - Sito ufficiale

Roberto Alesse © Agenzia delle dogane e dei monopoli - Sito ufficiale

“Col riordino della materia dei giochi si dovranno tutelare maggiormente i soggetti deboli, quelli più esposti ai disturbi da gioco, bilanciando la valorizzazione di questo rilevante comparto dell’industria nazionale, da mettere al più presto a gara, con la difesa del principio di legalità”.

Parola del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, che in un'intervista al quotidiano “Il Riformista” focalizza l'attenzione sul riordino del gioco pubblico previsto dalla legge delega per la riforma fiscale, e del quale si attendono i relativi decreti attuativi, ma non solo.

Alesse infatti parla anche della riorganizzazione dell'Agenzia avviata fin dall'inizio del suo mandato: "Si doveva rendere più forte e coesa l’intera filiera organizzativa dell’Agenzia e, quindi, fin da subito, ho emanato direttive per ribadire la distinzione tra fase di indirizzo strategico e gestione del potere amministrativo. Sono stati nominati nuovi dirigenti di prima e seconda fascia e assunti numerosi funzionari. Ho eliminato le 'reggenze' affidate ai dipendenti che gestivano più uffici e riformato le strutture centrali per rendere più razionale ed efficiente l’organizzazione complessiva. Su input degli Organi di controllo ho rivisto la gestione dei beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali, degli immobili da razionalizzare su tutto il territorio, delle procedure di appalto di servizi e beni.  Mi accingo ora a ridisegnare l’intero volto dell’Agenzia sul territorio puntando all’unificazione di tutti i suoi uffici. Sarà una riforma dalla portata storica.
C’è tanto da fare. Lo faremo. E velocemente".

Il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli quindi commenta anche la stretta attualità, quella collegata al caso dei calciatori italiani che hanno confessato di aver scommesso su alcune piattaforme illegali: “Evitiamo giudizi affrettati sull’entità dello scandalo in questione. Ci sono indagini giudiziarie in corso. Peraltro, violazioni di legge avvengono sistematicamente in ogni settore, giochi pubblici compresi, in Italia e in tutto il mondo.  
Vanno intercettate e sanzionate. Siti online illegali o non autorizzati proliferano. Quest’anno ne abbiamo inibiti quasi 500. Ma è ovvio che vadano raffinate tecnologie per meglio neutralizzare la portata di un fenomeno digitale dirompente dietro il quale molto spesso si nasconde un’intensa attività di riciclaggio del denaro sporco". Senza contare il danno per l'Erario, visto che "il giro di affari complessivo delle scommesse illegali si aggira sui 20 miliardi di euro all’anno".

 

 

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