La lotta per il gioco sicuro e legale prosegue nella cittadina di Asti dove la Guardia di finanza ha portato avanti un’operazione finalizzata a prevenire e contrastare violazioni nel settore dei giochi e a tutela dei minori. Come si legge sul sito ufficiale delle fiamme gialle, i militari hanno infatti scoperto, presso tre centri scommesse, due nel capoluogo e uno a Nizza Monferrato, cinque avventori minorenni, intenti ad effettuare scommesse su partite di calcio di Serie A e tornei internazionali e Uuefa.
In un caso, i finanzieri di Asti hanno sorpreso degli avventori minorenni che avevano nelle mani la ricevuta di giocate da loro appena effettuate per partite di calcio; in un’altra circostanza, invece, i militari hanno accertato che il gestore della sala scommesse non aveva controllato il documento di identità di un giovanissimo, che si trovava all’interno dell’esercizio pubblico, violando le normative vigenti,
Al termine degli interventi i militari della Guardia di finanza di Asti e Canelli hanno verbalizzato i titolari dei centri scommesse per le conseguenti violazioni amministrative che prevedono sanzioni da 5mila euro a 20mila euro. Tutto questo per aver consentito a minorenni di scommettere e di fare ingresso nelle aree loro vietate, destinate al gioco e nelle sale in cui sono installati le cosiddetti videolottery o Vlt.
Oltre alle sanzioni per un totale di circa 30mila, i gestori verbalizzati rischiano anche l’applicazione della sanzione accessoria riguardante la chiusura dell’attività da un minimo di 10 ad un massimo di 30 giorni.
Anche in Campania la lotta per il gioco legale continua e a commentare l'adozione di tre interdittive antimafia nei confronti di altrettanti soggetti operanti nel settore dei giochi e delle scommesse è il prefetto di Benevento, Carlo Torlontano, che sul sito ufficiale della prefettura sottolinea come “prosegue l'impegno della prefettura di Benevento nel campo della prevenzione antimafia per la tutela dell'economia legale, che deve continuare a rimanere quella dominante e caratterizzante questo territorio."
Come si legge con i provvedimenti antimafia salgono a nove le interdittive emesse dalla prefettura dall’inizio dell’anno, con il supporto del lavoro costante di monitoraggio e verifica portato avanti dal gruppo interforze antimafia ai fini della prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e negli appalti pubblici. Il prefetto Torlontano ha sottolineato l'importanza di proseguire in tale direzione, puntando al raccordo tra i risultati prodotti dal Gia e quelli acquisiti nell'ambito della polizia giudiziaria.
"In questo modo – prosegue Torlontano - è possibile affinare gli strumenti a disposizione dell'investigazione amministrativa antimafia in un contesto di confronto e di scambio di informazioni con i rappresentanti degli operatori economici e professionali, nonché delle stazioni appaltanti del territorio."