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Bilanci 2023, Pozzolo (Luiss): 'Gioco, cambiamenti strutturali all’orizzonte'

27 dicembre 2023 - 10:57

Alberto Franco Pozzolo (Osservatorio Mercati regolati Luiss business school) delinea l'andamento del settore del gioco nel 2023, evidenziando alcuni cambiamenti a livello disaggregato.

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Un ritorno alla normalità ma con alcuni cambiamenti strutturali all’orizzonte. Con la pandemia anche il mercato del gioco fisico ha assistito alla chiusura dei luoghi di ritrovo osservando quasi inerme la crescita fisiologica dell’online.

Una conseguenza prevedibile vista l’impossibilità di spostarsi nei periodi di lockdown e vista la necessità di isolamento dovuta all’emergenza sanitaria.

Tuttavia, ora che le serrature sono state sbloccate e che le porte si sono finalmente aperte, possiamo dire che è tornato tutto come prima? Oppure abbiamo assistito a dei cambiamenti strutturali con cui, volenti o nolenti, dovremo fare i conti anche in futuro?

I numeri ci dicono che il gioco fisico non si è attestato ai livelli esistenti prima della pandemia e che i cambiamenti sono diversi. Pertanto quell’onda che si è infranta sulla spiaggia portando una ventata di iniziale ottimismo, forse alla fine dei conti ha fatto marcia indietro lasciando qualche strascico.

Tornando all’attualità, dunque, ci sono ancora delle tematiche urgenti da affrontare come la lotta all’illegalità e la promozione del gioco responsabile, sempre più attrattivo per gli utenti che apprezzano un’informazione puntuale e immediata. Di questi temi parla a Gioco News il professor Alberto Franco Pozzolo, dell’Osservatorio Mercati regolati della Luiss business school.

Considerando il gioco fisico, dopo la caduta che abbiamo riscontrato nel 2020 e 2021, nel 2022 abbiamo assistito a una ripresa. Per fare un primo bilancio del 2023 possiamo dire che siamo ritornati al punto di partenza, prima della pandemia, oppure secondo lei è cambiato qualcosa dal punto di vista strutturale?

“I dati ufficiali pubblicati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che riguardano però solo il primo trimestre del 2023, confermano la ripresa registrata nel 2022 anche se è ragionevole attendersi un rallentamento nella seconda metà dell’anno, che riflette la dinamica del reddito disponibile.

L’andamento complessivo nasconde, però, alcuni cambiamenti a livello disaggregato. Il comparto del gioco online, che aveva registrato una forte espansione nel 2020 e nel 2021 a causa della chiusura dei punti vendita per motivi sanitari, ha confermato la crescita anche nel 2022 e all’inizio del 2023. Il cambiamento sta assumendo quindi caratteristiche strutturali, anche se la quota della spesa complessiva del canale online rimane inferiore al 20 percento del totale. Relativamente al gioco fisico, la spesa per Awp e Vlt non pare aver ancora recuperato i livelli precedenti la pandemia. In compenso, si sono affermati altri giochi come quelli di sorte a quota fissa, i giochi numerici a totalizzatore e a base sportiva. In questo caso, è presto per capire se si tratta di un fenomeno strutturale.”

 

Uno degli argomenti fondamentali nel gioco fisico e anche in quello online riguarda la lotta all’illegalità. Secondo lei nel 2023 sono stati fatti dei passi avanti per il contrasto del gioco illecito o sarebbe necessario fare qualcosa di più?

“Non è facile valutare l’incidenza del gioco illegale: dal recente Rapporto sul mercato del gioco in Italia, realizzato da Ipsos in collaborazione con Luiss business school, non emergono significativi cambiamenti nelle intenzioni di giocare illegalmente ma piuttosto la stima di una perdita per l’erario che si avvicina al miliardo di euro.

Relativamente alle attività di contrasto, poi, sono disponibili pochi dati aggiornati sugli interventi dell’Agenzia dei monopoli e soltanto la pubblicazione del Libro blu permetterà un’analisi più accurata, almeno relativamente al 2022.

Alla luce di questo, siamo convinti sia necessario intervenire in maniera più incisiva, tenuto conto del fatto che i costi per identificare, arginare o reprimere il fenomeno sarebbero, molto probabilmente, inferiori ai benefici generati dall’aumento delle entrate fiscali conseguente alla riduzione del ricorso all’illegalità.”

Fra i temi principali che riguardano questo mercato c’è quello del gioco responsabile, di cui si è molto parlato nel 2023. Alla luce di questo, cosa possono e devono fare gli operatori e i politici?

“La collaborazione tra gli operatori e le autorità pubbliche è senza dubbio il punto di partenza: entrambi, infatti, condividono l’interesse che il settore del gioco sia caratterizzato da comportamenti responsabili, sostenibili e legali. Più nel dettaglio, è importante aumentare la consapevolezza dei giocatori con programmi di carattere informativo ed educativo, anche coinvolgendo i gestori dei punti di gioco al fine di promuovere atteggiamenti responsabili. È inoltre cruciale focalizzarsi sul contrasto all’illegalità anche attraverso la promozione di azioni di sensibilizzazione sulle conseguenze del gioco illegale e sulle sanzioni previste.”

Proiettandoci verso il 2024, quali sono secondo lei i punti su cui bisognerebbe lavorare maggiormente per migliorare il nostro sistema, soprattutto ora che con la delega fiscale il Governo intende riformare il settore del gioco?

Come detto, la collaborazione tra autorità e operatori privati è a mio avviso un aspetto cruciale. In questa cornice, è necessario potenziare la capacità dei gestori di riconoscere i giocatori problematici e particolarmente vulnerabili per favorire interventi immediati e adottare azioni di tutela a loro protezione. A questo fine è utile l’attivazione di corsi di formazione per i gestori stessi e la realizzazione di eventi territoriali per sensibilizzare sui temi del gioco sicuro e responsabile.”

 

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