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Bosi (Avviso Pubblico): 'Legge riordino consideri esperienze locali'

19 novembre 2021 - 11:49

Parlando della legge di riordino del gioco pubblico il vice presidente di Avviso Pubblico sottolinea l'importanza di un'azione collettiva, che tenga conto delle esperienze di associazioni ed Enti locali.

Scritto da Daniele Duso
Bosi (Avviso Pubblico): 'Legge riordino consideri esperienze locali'

"Quando si comincerà a parlare di legge di riordino saremo a disposizione con il nostro patrimonio di conoscenze". Così Andrea Bosi, vicepresidente di Avviso Pubblico nonché assessore alle Politiche per il Lavoro e la Legalità del Comune di Modena intervenuto a Roma alla presentazione del progetto 'Se questo è un gioco'.

"Occorre far attenzione al contenuto della legge di riordino", ha sottolineato Bosi nell'incipit del suo intervento, "vengo dalla città di Modena, una realtà di poco più di 20mila abitanti, e nel 2016 avevamo 29 case da gioco. Oggi ne abbiamo 8. La legge di riordino è importante, serve soprattutto uniformità, anche tra provincia a provincia infatti ci sono normative diverse". 

"Il primo punto è una legge di riordino non si può più prorogare, ma il secondo, importante, è capire qual è il contenuto e qual è l’obiettivo di questa legge di riordino. Partendo dal presupposto che il proibizionismo è un'opzione non contemplata. Il bilancio dello Stato si regge anche attraverso i 10 miliardi di euro che provengono dal gioco, ma questi che costo hanno sui territori, sulla sanità e quanto attraverso il gioco legale le organizzazioni mafiose possono fare affari? Il punto di caduta della nuova legge deve essere il non azzerare le esperienze locali e provare a creare sinergie con tutte le associazioni che hanno acquisito un bagaglio di esperienze". 

Parlando di eventuali limitazioni da imporre Bosi ricorda che "occorre tener conto, ad esempio, che i comuni non hanno gli strumenti per verificare costantemente gli orari di apertura", mentre uno degli obiettivi dovrebbe essere quello di avere "meno case da gioco, lontane dai centri abitati e dai soggetti più deboli".

Il focus, secondo Bosi, va messo sui "costi sociali del gioco d’azzardo, che sono molti. Noi siamo a disposizione", spiega, "Avviso pubblico ha un patrimonio di conoscenze e lo metterà a disposizione", perché "siamo convinti che un’azione collettiva su questo tema non è più procrastinabile".

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