Rimini - "Intervenire sui temi del settore è una necessità, e il riordino è il primo obiettivo da conseguire". Lo afferma Emmanuele Cangianelli, presidente dell'associazione Esercenti giochi pubblici - Fipe al convegno "Uniti oltre il riordino: un dialogo tra le associazioni di categoria sul futuro del comparto tra riforme e nuove sfide", realizzato nell'ambito di Enada Primavera, che vede la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni Acmi, Sapar, Acadi, As.tro, Confersercenti, Egp, con la moderazione di Alessio Crisantemi, direttore di Gioconews.
"C’è un’unione tra le associazioni e gli stakeholder del settore", esordisce Cangianelli, "ma non certo da oggi. La collaborazione si è sviluppata da diversi mesi anche per le riaperture e dobbiamo continuare cosi. Intervenire sui temi del settore è una necessità. Il riordino ce lo portiamo avanti da anni e l’esigenza nasce dalle incoerenze tra leggi regionali e nazionali. È questo il primo obiettivo da conseguire".
"L’altro grande tema è quello che ha causato tutte le complicazioni sul territorio e sta tutto nel chiarire il ruolo del gioco pubblico rispetto alla lotta al disturbo dell’azzardo. Quale percorso seguire? Ancora stiamo leggendo delle bozze di un disegno di legge che va portato in Parlamento, e che deve seguire un percorso che, comunque vada, durerà diversi mesi. Potremmo sperare che tutto sia più rapido, ma senza dubbio tutto questo penso sia utile per non subire le limitazioni al settore. Il tema non è comunque un prodotto o l’altro, ma un rapporto più sano tra industria e consumatori. La Fipe ha reso noto che il numero degli esercenti è sceso di diverse migliaia e un ridimensionamento quindi c’è già stato e non sembra ce ne sarà bisogno".
Cangianelli si sofferma poi sul testo della delega, pronto ormai per l'approdo in consiglio dei ministri: "Nei primi documenti della filiera si parlava di riduzione, poi si è parlato di razionalizzazione e il testo si è politicizzato. Il documento avvolge l’intera offerta di gioco non solo le macchine", sottolinea, aggiungendo che "potrebbero esserci anche miglioramenti sugli enti di certificazione. C’è un valore in più nel parlare tutti insieme. E da qui si possono portare soluzioni e anticipare i tempi".
Cangianelli sottolinea in chiusura che "la parte pubblica deve tutelare interessi collettivi e se non si risolve il loop che va avanti da anni non si investe più e manca poila tecnologia, manca il controllo e le dipendenze non si riescono a combattere" E qui torna il senso del convegno che "impone un confronto sempre più assiduo per trovare soluzioni da portare al regolatore".
Introducendo l'incontro il direttore di Gioconews, Alessio Crisantemi, sottolinea che "oggi più che riordino la parola d’ordine e unità del settore, per questo ho accolto con grande favore la moderazione di questo incontro. Il focus del presidente Sapar, Domenico Distante, è stato sempre questo e l’abbiamo sempre condiviso. Parleremo comunque di riordino perché l’approdo al Consiglio dei Ministri è vicino. Nella fiera si respira un’aria di grande fermento ma anche di preoccupazione perché il tema e vasto e cruciale".