Prevenire il gioco illegale e garantire sicurezza agli utenti, tutelando i minori. Questi gli obiettivi della Polizia di Stato di Catania che nella giornata di ieri ha eseguito un controllo presso un centro scommesse del quartiere di Nesima scoprendo diverse irregolarità. L’attività ispettiva ha infatti consentito di rilevare significative difformità nella Scia presentata allo sportello unico attività produttive del Comune di Catania dal titolare dell’attività al fine di avviare l’esercizio commerciale.
Nel corso del sopralluogo eseguito all’interno dell’esercizio pubblico e dalla disamina della documentazione esibita, gli agenti hanno constatato l’esecuzione di modifiche ai locali non segnalate ai competenti uffici tecnici comunali. Tra queste l’apertura sul retro di una porta al posto della preesistente finestra, risultante dalle planimetrie catastali.
In seguito, confrontando il contenuto della Scia, gli operatori hanno così accertato che il titolare, al momento di segnalare l’inizio dell’attività, al fine di attestare l’idoneità dei locali, aveva dichiarato circostanze non corrispondenti al vero.
Gli agenti inoltre hanno constatato che la porta realizzata consentiva il passaggio sull’area adiacente condominiale e di conseguenza transito libero ed incontrollabile sulla via pubblica, facendo venir meno i requisiti di sorvegliabilità dell’esercizio pubblico previsti dalla normativa vigente.
Nel corso del controllo è stata, inoltre, verificata l’omessa manutenzione degli estintori e l’assenza del titolare dai locali dell’esercizio pubblico con l’attività che era di fatto gestita da persona non autorizzata.
Alla luce di quanto emerso nel corso dell’attività ispettiva, il titolare dell’attività, un catanese di 39 anni, è stato denunciato all’autorità giudiziaria, per le false dichiarazioni nella segnalazione certificata di inizio attività e per le violazioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, Nei suoi confronti sono state inoltre stabilite le sanzioni amministrative previste per le violazioni riscontrate.
Sulla base di queste irregolarità, il questore di Catania ha disposto la revoca della licenza per l’esercizio dell’attività di negozio di gioco abilitato alla raccolta scommesse.
A Roma invece, dopo un’indagine durata sette mesi, sono stati arrestati tre rapinatori che oltre a farmacie, bar e tabaccherie avevano rubato gratta e vinci per un valore di 6mila euro. Una banda di professionisti del settore che, a volte travestita da imbianchini con tanto di guanti in lattice colorati, colpiva gli esercizi presi di mira armati di pistole e coltelli.
A seguito delle indagini, dunque, l’autorità giudiziaria ha disposto nei loro confronti la custodia cautelare in carcere. Ad incastrare i tre presunti responsabili sono stati i frame estrapolati dai sistemi di videosorveglianza dei singoli esercizi commerciali e da quelli posti nelle immediate vicinanze.