La cooperazione internazionale è uno dei valori fondativi dell'Unione Europea e uno degli obiettivi perseguiti dalla Commissione Ue. Ma è anche uno dei driver più importanti, a livello generale, per la corretta regolamentazione dei mercati del gaming, anche (e soprattutto) al di là dei confini comunitari. Non a caso assistiamo da tempo a scambi di informazioni e collaborazioni o condivisioni di esperienze che consentono ai governi dei paesi che hanno deciso di regolamentare i propri mercati (o rinnovare la regolamentazione già esistente) puntando sui risultati già ottenuti e riscontrati nelle legislazioni più “evolute” in materia di gaming. E su questo (una volta tanto) l'Italia ha sempre rappresentato un faro. Consentendo a molti regolatori di ispirarsi al modello italiano, trasferendo nella propria realtà locale, mutuandolo rispetto alle esigenze locali. E' accaduto in Spagna, in Danimarca e in tante altre realtà e sta avvenendo anche oggi in America Latina, dove l'esperienza italiana ha giocato un ruolo fondamentale (con particolare riferimento, per esempio, al Brasile). Esistono tuttavia altri mercati con esperienza più che consolidata nella regolamentazione del gioco, a livello globale, come il Canada, l'Australia e altri, oltre al più noto (e comunque, oggi, traballante) Regno Unito. Che potranno svolgere un ruolo fondamentale per “ispirare” paesi emergenti che stanno introducendo oggi una nuova regolamentazione, ma anche per consentire all'intero sistema globale del gaming di elevare i propri standard e i livelli di protezione, di integrità e sostenibilità.
Ma spesso, la volontà (e lungimiranza) dei regolatori non basta. E anche un “semplice” percorso di collaborazione non è certamente privo di sfide. Anzi. Soprattutto in tempi di pandemia.
L'ESEMPIO AUSTRALIANO - Come accade in Australia: uno straordinario esempio di regolamentazione fortemente orientata alla regolamentazione, nonostante le difficoltà del momento. La Victorian Commission for Gambling and Liquor Regulation (Vcglr) è l'autorità statutaria indipendente che regola l'industria del gioco d'azzardo e dei liquori nello stato di Victoria, in Australia. Sebbene abbia poteri di regolamentazione solo all'interno del Victoria, la collaborazione con i regolatori sia in Australia che all'estero garantisce che la Commissione rimanga innovativa, prevedendo le ultime tendenze e rispondendo efficacemente all'industria.
Tuttavia, dicevamo, la capacità di collaborare tra i regolatori statali e internazionali che è stata notevolmente ostacolata dall'inizio del 2020 a causa dei devastanti incendi boschivi del Victoria e della pandemia di coronavirus (Covid-19), come riporta l'organismo dei regolatori internazionali Iagr. Nonostante questi ostacoli, la Commissione ha continuato e continua a collaborare con altre autorità di regolamentazione, lavorando in collaborazione con molte agenzie per sviluppare l'integrità dell'industria del gioco vittoriana. Queste attività consentono sia ai visitatori che ai residenti di godere di ambienti di gioco d'azzardo e liquori sicuri e responsabili in linea con le aspettative della comunità.
Un'opportunità per rafforzare il lavoro della Commissione con i regolatori internazionali è stata confermata alla fine del 2020, quando il Vcglr ha stipulato un memorandum d'intesa con la Casino Regulatory Authority di Singapore. Questo accordo consente ai due regolatori di condividere informazioni, competenze e conoscenze e competenze tecniche. Il patto consente inoltre l'accesso a preziose informazioni per aiutare con le indagini internazionali in corso, comprese quelle sui partecipanti ai junket laddove le leggi e i regolamenti lo consentano. Il consigliere generale della Commissione e direttore esecutivo della politica di regolamentazione e dei servizi legali, Scott May, ritiene che la joint venture “aprirà la strada a nuove opportunità”. Spiegando che si tratta di “una pietra miliare significativa per entrambi i regolatori in quanto fornisce una lente strategica sul lavoro innovativo che la Commissione sta svolgendo nei settori della tecnologia di gioco, conformità, indagini e leggi sui giochi”. Non solo. “Consentirà di consolidare il lavoro che stiamo facendo per rispondere alla pratica normativa e migliorare l'esperienza dell'utente", afferma May.
Tornando in patria, il Vcglr ha accordi analoghi esistenti con i regolatori del gioco d'azzardo in ciascuno degli stati e territori australiani, nonché con altri co-regolatori tra cui la polizia del Victoria, il commissario transfrontaliero e l'Australian Transaction Report and Analysis Centre.
“CREARE EFFICIENZA” - L'obiettivo di stabilire un protocollo d'intesa tra i regolatori del gioco d'azzardo statali e territoriali australiani è quello di creare efficienze intorno alla considerazione dei prodotti delle lotterie pubbliche offerti attraverso i confini giurisdizionali. Tale azione riduce al minimo l'onere normativo che i licenziatari devono affrontare dovendo trattare con tutti i regolatori in relazione a cambiamenti comuni. A causa della duplicazione dei processi, un protocollo d'intesa ha consentito agli Stati di fare leva a vicenda migliorando i tempi di elaborazione e approvazione per i licenziatari. È stato istituito un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti dei regolatori statali e territoriali, compresa la divisione Licensing della Commissione, per concentrarsi sui dispositivi per l'estrazione delle palline e sui nuovi prodotti della lotteria. La creazione di un protocollo d'intesa e la collaborazione tra le autorità di regolamentazione australiane significa che sia i dispositivi per l'estrazione delle palline che i nuovi prodotti della lotteria possono ora essere considerati in modo più efficace, con problemi sollevati e valutati in modo efficiente. Il protocollo d'intesa prevede inoltre una pronta consultazione con tutte le giurisdizioni per qualsiasi nuova applicazione di prodotto per garantire che i problemi possano essere considerati e elaborati in modo collaborativo. Il team della strategia di regolamentazione della Commissione attualmente co-presiede l'Australian National Standard Working Party (Nswp) che comprende autorità di regolamentazione di tutta l'Australia e la Nuova Zelanda. Il Nswp è responsabile della revisione e dello sviluppo dei requisiti tecnici per la valutazione e la valutazione delle macchine da gioco elettroniche. Questi sono stabiliti negli standard nazionali australiani per le macchine da gioco. È la collaborazione tra i confini statali e internazionali che consente un continuo miglioramento innovativo per i regolatori, rafforzando in definitiva l'approccio per ridurre al minimo i danni nelle comunità.
STUDIO, ANALISI E COMUNICAZIONE - Le attività chiave, i risultati e i risultati raggiunti dal Vcglr possono essere visionati e valutati nella sua relazione annuale per il 2020: un documento che aiuta a riflettere sulla complessità e la natura mutevole dell'industria del gioco d'azzardo e dei liquori e il loro impegno per essere un regolatore moderno, adattabile ed efficiente. Altri aspetti, questi, delle attività regolatorie spesso colpevolmente trascurati, dimenticati o peggio ancora del tutto ignorati.
Con il tema della comunicazione di tali attività che diventa dunque centrale, al giorno d'oggi, in un momento in cui ogni attività, a partire dalla politica, è ormai sempre più orientata alla (e condizionata dalla) comunicazione, anche immediata e talvolta pure spicciola.
L'ITALIA TORNA A SPLENDERE - Ed è qui, forse, che torna protagonista ancora una volta il nostro paese, visto che l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, negli ultimi anni, oltre a ottenere maggiori poteri e un ruolo sempre più centrale nelle attività di controllo e di contrasto delle frodi come partner strategico dell'azione di governo, sta riuscendo anche nell'ardua impresa di diffondere la propria attività a livello generale. Un tema, questo, che verrà esplorato e approfondito nel panel centrale del prossimo SBC Digital Italia: “Il futuro del gioco in Italia” dedicato ai regolatori. All'interno dell'evento digitale organizzato da Sbc e Gioco News e in programma per il 28 e 29 luglio, e in conclusione della seconda giornata dei lavori, si terrà il panel dal titolo: “Il ruolo del regolatore nel contesto socio politico”. In cui si parlerà di come “comunicare efficacemente gli obiettivi della regolazione del gioco – protezione dei consumatori, gioco responsabile e contrasto alle attività illegali – a tutti gli stakeholders”. Proponendo l'esempio italiano e le good practices che si possono individuare a livello globale, attraverso la partecipazione del Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna, e quella di: Isabelle Falque-Pierrotin, Presidente Autorité Nationale des Jeux (Francia), Liz Yeigh, Chief Strategy Officer and Corporate Secretary of the Alcohol and Gaming Commission of Ontario (Canada-Ontario) e René Jansen, Chairman, Kansspelautoriteit (Olanda). In un dibattito moderato da un esperto e culture della materia, come Francesco Rodano, Director Policy Officer di Playtech, con un passato da regolatore, all'interno dei Monopoli di Stato italiani, dove ha ricoperto il ruolo di direttore dell'ufficio online, occupandosi in prima persona e con particolare attenzione della cooperazione internazionale.